Pedersen riscatta un’Omloop opaca: «Molto bello far risultato dopo quanto accaduto ieri»

Pedersen Kuurne-Bruxelles-Kuurne
Mads Pedersen trionfa alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne
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C’era fame, rabbia e voglia di rivalsa nella volata con cui Mads Pedersen si è aggiudicato oggi la Kuurne-Bruxelles-Kuurne.

Il danese (e con lui tutta la Trek-Segafredo) veniva da una prestazione tutt’altro che positiva all’Omloop Het Nieuwsblad dove i componenti della formazione statunitense hanno concluso ben lontani dalle posizioni di testa (migliore al traguardo, Alex Kirsch, 63°).

Consci di quanto fatto sabato, Pedersen e compagni hanno approcciato la corsa odierna con l’idea di “vendicare” il brutto risultato del giorno prima.

Ad un certo punto, quando Van der Poel e Narvaez erano ancora lontani dall’essere ripresi, le possibilità di far bene parevano fossero nuovamente svanite ma l’attesa e gli sviluppi della gara, alla fine, hanno premiato gli uomini in maglia Trek.

Ben pilotato da Stuyven, Pedersen infatti ha fatto di un solo boccone il gruppo che è arrivato a giocarsi la corsa in volata, conquistando in questo modo il primo successo stagionale e riscattando la brutta prestazione collettiva dell’Omloop.

«Lasciamo sempre che siano le gambe a parlare senza inventare ridicole scuse», ha esclamato Pedersen a fine gara. «È stato molto bello vincere oggi e fare risultato dopo quanto accaduto ieri. Cosa possiamo dire? Che ieri abbiamo fatto abbastanza schifo ed è stato piuttosto brutto, quindi è bello aver dimostrato che ci siamo. Non vogliamo vedere la squadra di ieri, questo è certo».

Una piega positiva

Pedersen poi si è addentrato nei dettagli di quanto successo in corsa, sottolineando come con Stuyven potessero comunque ad aspirare a fare un buon risultato.

«Ero a ruota di Mathieu quando è partito ma era abbastanza presto, quindi non ho voluto seguirlo. Poi, quando il gruppo ha affrontato il Kwaremont ero in buona posizione ma non ce l’ho fatta a tenere le ruote. Era comunque una buona situazione per noi con Jasper nel primo gruppo. Lui sa sprintare davvero molto bene e dunque anche le sue possibilità erano buone, quindi in realtà eravamo abbastanza contenti della situazione coi due gruppi».

Ricongiuntisi i plotoni, Stuyven ha svolto un ruolo chiave nel posizionamento di Pedersen sul rettilineo dove il belga è stato «perfetto».

«C’erano corridori forti oggi. Chapeau a Mathieu per averci provato e per esserci quasi riuscito con gli altri, ma oggi non era il nostro turno, non quello della fuga».