Tour de La Provence, la rabbia di Jorgenson che se la prende con l’UCI

Matteo Jorgenson in allenamento con la maglia della Movistar (foto: Instagram/Matteo Jorgenson)
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Gli occhi degli appassionati di ciclismo in questi giorni sono tutti sul Tour de La Provence, breve corsa a tappe francese che si sta disputando nel sud della Francia.

Ieri in particolare, all’arrivo di Manosque reso insidioso dalla pioggia che copiosa si è abbattuta sulla gara, tifosi e addetti ai lavori hanno potuto applaudire il bis di Davide Ballerini.

La “Trivella di Cantù”, dopo il successo nella tappa inaugurale, si è infatti ripetuta sul traguardo posto nella caratteristica cittadina dell’Alta Provenza precedendo un vivace Giulio Ciccone e Alex Aranburu.

La caduta

A poche centinaia di metri dal traguardo però, a sprint già lanciato, la battaglia per la vittoria parziale ha visto finire per terra Matteo Jorgenson.

Il ventunenne americano del Team Movistar, attivo già nelle fasi antecedenti alla volata conclusiva, è caduto improvvisamente nel momento del massimo sforzo precludendosi così le possibilità di affermarsi per la prima volta tra i professionisti.

Il responsabile

Data la dinamica poco chiara dell’accaduto, nelle ore successive alla conclusione della frazione Jorgenson ha fatto luce sul capitombolo occorsogli rivelando come, a fargli saggiare l’asfalto, sia stato un tifoso che in maniera un po’ troppo sconsiderata si è sporto dalle transenne.

Accorrendo proprio lungo le barriere, Jorgenson non ha potuto evitare l’impatto finendo malauguratamente disteso sulla carreggiata.

Su Twitter l’atleta a stelle a strisce ha invocato una presa di posizione in merito da parte dell’UCI, invitando il massimo organismo internazionale a riflettere e concentrarsi realmente sulla sicurezza dei corridori invece che sulle posizioni che questi ultimi possono o non possono assumere in gara.

L’appello sarà arrivato a chi di dovere?