Ide Schelling: «In Italia rispetto zero per i ciclisti, nei Paesi Bassi abbiamo le ciclabili»

Ide Schelling alla presentazione dei nuovi completi della Bora-hansgrohe (foto: Instagram/Ide Schelling)
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A Ide Schelling è andata bene e può raccontarlo. Il 22enne olandese ieri è rientrato poco prima del bruttissimo incidente che ha coinvolto sette suoi compagni di squadra della Bora-hansgrohe a Ronchi di Castelnuovo del Garda (Verona). Il giovane ex SEG Racing Academy ha parlato dell’accaduto e ha specificato di non aver assistito in prima persona, ponendo l’accento sulle responsabilità del conducente del SUV e sulla grave assenza di piste ciclabili in Italia.

«Avevamo concluso l’allenamento, ma alcuni hanno deciso di fare una “cosa da ciclisti” – ha dichiarato a Nos – Volevano completare le sei ore e sono andati avanti per altri venti minuti. Lì è successo l’incidente. Io ero stanco, per me andava bene così. Per me è stata una decisione fortunata non trovarmi lì. Tranne i ragazzi, nessuno ha visto davvero l’incidente, ma si è rivelato un incidente serio. Non è facile quando vai a trenta o quaranta all’ora su una strada pianeggiante e una macchina ti viene incontro, anche a una velocità controllata».

Tuttavia, Ide Schelling, classe ’98 della Bora-hansgrohe che nel 2020 ha ottenuto come miglior risultato il 3° posto nella seconda semi-tappa a cronometro della Settimana Internazionale Coppi & Bartali, non ha dubbi sulle responsabilità dell’incidente: «Nei Paesi Bassi siamo molto fortunati ad avere bellissime piste ciclabili, ma all’estero si corre sulle strade pubbliche con le auto che ti passano di fianco e non rispettano la distanza di sicurezza. Quindi c’è traffico sia da destra che da sinistra. Ovviamente ci fai attenzione, e spesso abbiamo auto dietro di noi che sanno rispettare le distanze. Ieri, tuttavia, è stata tutta colpa del conducente del SUV. È stato un bel training camp, ma concluderlo così ha davvero abbassato il morale di tutta la squadra. Non è mai bello sentire che i tuoi amici e compagni sono finiti in ospedale. Speriamo si riprendano presto».