Chloe Dygert, le scuse non bastano: lo sponsor Rapha giudica offensive le azioni dell’atleta

Chloe Dygert
Chloe Dygert con la maglia della Canyon-Sram (foto: Instagram/Chloe Dygert)
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Le scuse arrivate il 16 novembre a quanto pare non sono state sufficienti. Chloe Dygert resta nell’occhio del ciclone e lo sponsor Rapha, tra i maggiori brand che contribuiscono alla crescita della Canyon-Sram, in un comunicato ufficiale ha fortemente condannato e redarguito il comportamento sui Social della campionessa americana.

Nel testo pubblicato dall’azienda Rapha si legge: «Le azioni della Dygert sono state offensive, divisive e senza spazio nel ciclismo o nella società. L’atleta ha commesso seri errori di valutazione, che sono stati accompagnati da scuse non sufficienti».

Ricordiamo che la Dygert aveva apprezzato con dei “like” alcuni post a sfondo razziale dove si proferiva che «Il privilegio dei bianchi non esiste» o si asseriva che Colin Kaepernick, giocatore di football americano diventato uno dei simboli della lotta al razzismo dopo essersi inginocchiato in segno di protesta sul green del campo, avesse «capito che facendo la parte della vittima avrebbe potuto truffare la comunità nera». Inoltre l’atleta della Canyon-Sram aveva lasciato una reazione positiva anche questo post con tali parole: «Gli uomini che si autoidentificano come donne non sono davvero donne, come le bambine che si autoidentificano come sirene non sono pesci».

Rapha e la Dygert si sono confrontati e alla fine la situazione è tornata nei ranghi, come si evince dalla conclusione del comunicato dello sponsor: «Come risultato della nostra conversazione, il desiderio che Chloe ha dimostrato e le azioni concrete che la Canyon-Sram sta mettendo in atto, Rapha continuerà a supportare il team».