Sunweb, Iwan Spekenbrink: «Al Giro rifarei la stessa tattica, ho altri talenti in arrivo»

Sunweb Hindley e Kelderman
Hindley, Geoghegan Hart e Kelderman impegnati verso Piancavallo
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Nel ciclismo i risultati non sono tutto, ma sono molto. E il Team Sunweb nonostante l’addio deluxe di Tom Dumoulin ha realizzato un’ottima stagione grazie a diverse nuove scoperte del panorama ciclistico mondiale: danesi, norvegesi, australiani, svizzeri. Ce n’è per soddisfare qualsiasi gusto.

Sunweb: Spekenbrink sul Giro e sui talenti del futuro

Il general manager della squadra tedesca, Iwan Spekenbrink, ha chiuso così un’annata assolutamente positiva e a dir poco ricca di soddisfazioni tra Tour de France, Grandi Classiche, Giro d’Italia e Vuelta e anche del Mondiale di Imola con il grande podio conquistato dall’elvetico Marc Hirschi, supercombattivo della Grande Boucle. Di maggior risonanza è stato il verdetto della Corsa Rosa con il secondo posto di Jai Hindley e il terzo di Wilco Kelderman e in riferimento a questo risultato Iwan Spekenbrink è tornato sulla tattica adottata dalla Sunweb nella diciottesima tappa con arrivo ai Laghi di Cancano, vinta da Hindley dopo che Kelderman aveva faticato e non poco sullo Stelvio per tenere il passo dei migliori: «Difendo e sostengo ancora quella scelta. Faremmo lo stesso anche se il Giro dovesse corrersi oggi o domani. C’erano ancora diversi chilometri di salita da fare in quel momento e sapevamo che Tao Geoghegan Hart era leggermente più forte di Wilco. Noi dovevamo tenere Jai a ruota di Hart. Si sarebbe comportato come un’ancora. Hart non sarebbe andato a tutto gas con Jai a ruota. Non potremo mai sapere come sarebbe andata a finire con un’altra tattica. Se Wilco avesse avuto delle super-gambe quel sabato, avrebbe potuto avere delle chance per vincere. Ma è andata così. Dei 176 corridori al via due dei nostri sono saliti sul podio».

La stagione della Sunweb è dunque da ricordare e in futuro Spekenbrink promette che continuerà a stupire: «Se me lo aspettavo? Ovviamente ci sono state delle situazioni anomale che non avevamo previsto. Due corridori tra i primi tre del Giro d’Italia non è sicuramente qualcosa che ci saremmo aspettati, ma abbiamo notato già l’anno scorso che tutti stavano lavorando davvero bene e concentrati sugli aspetti più importanti. Tutto il team si è dato forza a vicenda. Abbiamo la certezza che questa tendenza continuerà ancora per un po’. Ci sono anche altri talenti in arrivo».