Cofidis, stagione insufficiente: si salva solo Martin, male Viviani

Elia Viviani alla presentazione del Tour de France 2020. (Foto: A.S.O. Thomas Maheux)
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Stagione disastrosa per il team Cofidis, che sperava in tutt’altro risultato per il primo anno nel World Tour. La formazione francese ha conquistato nel 2020 solamente due vittorie. Una alla Tropicale Amissa Bongo con Attilio Viviani, fratello di Elia, e una alla Tour des Alps Maritimes et du Var con Anthony Perez.

Viviani, che succede?

Sono mancate soprattutto le volate di Elia Viviani, campione olimpico nell’Omnium a Rio 2016. Il veronese non ha centrato neppure un successo in 67 giorni di gare. Non ha mai trovato il feeling con il proprio treno, qualcosa non ha funzionato è chiaro, ed è Elia stesso ad ammetterlo. Lo aspettiamo nel 2021, stagione del riscatto con al centro le Olimpiadi di Tokyo.

Probabilmente bisognava lasciare maggiore spazio a Simone Consonni, l’unico ad avere una buona gamba nel treno della Cofidis. Il suo lavoro come ultimo uomo si è rivelato spesso inutile, andava utilizzato meglio dalla squadra, soprattutto al Giro d’Italia.

Martin salva la Cofidis

Salva la stagione, Guillaume Martin, che in sella alla sua De Rosa conquista la maglia a pois di miglior scalatore alla Vuelta di Spagna. Al francese è mancato l’acuto ed è finito fuori dalla top-ten al Tour de France, ma può ritenersi soddisfatto di questo risultato al termine della stagione.

Nel 2021 la Cofidis deve dimostrare di meritare la categoria. Per tornare ad essere grande protagonista, il team francese ha già annunciato l’ingaggio di alcuni corridori importanti, primo fra tutti Jempy Drucker, uomo fondamentale per migliorare il treno di Viviani. Con il lussemburghese, arrivano anche Simon Geschke, Jelle Wallays e Tom Bohli, tutti corridori importanti per andare alla caccia di un successo di tappa nei tre grandi Giri.