Quintana, l’ultimatum della Samsic: «Se scattano le accuse di doping ce ne andiamo»

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Nairo Quintana al Tour de France 2020 (foto: A.S.O./AlexBroadway)
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Nuvoloni neri sul futuro della Arkea-Samsic, la squadra che ingaggiando per il 2020 Nairo Quintana pensava al grande salto nel World Tour. L’indagine avviata dalle autorità francesi dopo la perquisizione nell’hotel della squadra durante il Tour de France, potrebbe avere ripercussioni serie anche a livello societario.

Nel caso le accuse relative alla eventuale presenza di sostanze dopanti saranno formalizzate, il co-sponsor Samsic (impresa di logistica applicata alla sicurezza aeroportuale e navale) ritirerà il proprio sostegno, come ha dichiarato al quotidiano francese Sud-Ouest il fondatore dell’azienda, Christian Roulleu: «Per me le cose sono abbastanza chiare. Se c’è un’accusa ufficiale, usciamo. Se non ci sono accuse, proseguiamo. A mio avviso, se si accusano, significa che in qualche modo hai commesso un errore. Non ci sono malintesi».

A rischio le ambizioni World Tour

Va detto che il blitz dell’Oacles (in Francia equiparabile ai nostri Nas) effettuato nella camera di Nairo Quintana non ha rivelato la presenza di sostanze dopanti, tanto che il corridore colombiano, in un duro comunicato, ha dichiarato che tutti i prodotti trovati erano integratori perfettamente legali. Restano però da chiarire alcuni tratti della vicenda, per esempio il ruolo di un massaggiatore e un medico aggregati alla squadra e fermati dalla polizia.

La vicenda è comunque un colpo potenzialmente letale per i programmi della Arkea-Samsic, che sta cercando di conservare fino a fine stagione il primo posto nel ranking tra i ProTeam per chiedere l’ammissione al World Tour per il prossimo anno.