Si aprirà domani, giovedì 8 ottobre, con la cronosquadre Aquileia-Grado, la cinquantaseiesima edizione del Giro della Regione Friuli Venezia Giulia, gara a tappe per dilettanti élite e Under 23.
La corsa, organizzata dalla Libertas Ceresetto, vede nel suo recente palmarès un corridore che si è già affermato ai massimi livelli in campo internazionale: parliamo di Tadej Pogačar che conquistò la breve corsa a tappe friulana nel 2018. La corsa, invece, lo scorso anno è stata vinta da un altro interessante talento di livello internazionale: Clément Champoussin che quest’anno tra i professionisti veste la maglia dell’AG2R. Al secondo posto arrivò Mattia Bais, allora portacolori della squadra di casa, il Cycling Team Friuli, oggi professionista con la Androni Sidermec con la quale sta correndo in questi giorni il Giro d’Italia. Al Terzo posto arrivò lo svizzero Simon Pellaud, attaccante nato, anche lui in questi giorni al Giro con la maglia della Androni Sidermec.
Il “Giro del Friuli” si è disputato fino al 2015 prima di essere interrotta per due anni e nel suo albo d’oro troviamo tra gli altri Gimondi, Simoni, Brambilla, Rosa e Polanc, poi, come recita la brochure ufficiale rilasciata dal comitato organizzatore:
“Nel 2018, la Libertas Ceresetto è stata incaricata dalla Federazione Ciclistica Italiana di organizzare il Giro ciclistico internazionale della Regione Friuli Venezia Giulia per Elite ed Under 23 (atleti professionisti e semi-professionisti), per riportare la corsa agli antichi splendori: il sodalizio friulano, nel giro di un paio di edizione, può a buon diritto confermare di essere riuscito nell’intento.”
Da Aquileia, dove si partirà il primo giorno, a Martignacco dove è previsto l’arrivo domenica, sarà una corsa a tappe molto impegnativa con una cronosquadre iniziale e poi tre tappe in linea tutt’altro che banali e che terranno il risultato in bilico fino all’ultimo metro.
Giro della Regione Friuli Venezia Giulia: penultima prova del Prestigio Bicisport
Prestigio Bicisport: domani in programma la spettacolare Coppa San DanieleIl Giro della Regione Friuli Venezia Giulia sarà anche la penultima prova valida per il Prestigio Bicisport. La speciale classifica del premio indetto da Bicisport vede al momento in testa Kevin Colleoni davanti a Luca Colnaghi, Giovanni Aleotti, Antonio Tiberi e Giovanni Baseggio.
Le tappe
La prima tappa, in programma domani, sarà una suggestiva cronosquadre di 23,7 km che partirà da Aquileia per giungere a Grado. La prova potrà risultare fondamentale per dare già una decisa impronta alla classifica generale: lo scorso anno, la Chambéry, viviaio dell’AG2R, vincendo la cronometro a squadre lanciò Champoussin in alto in classifica – la maglia gialla invece andò ad appannaggio di Matteo Jorgenson, giovane americano che milita attualmente nella Movistar e che quest’anno è stato il miglior neoprofessionista alla Milano-Sanremo. Il francese Champoussin fu poi abile il giorno dopo a prendere la fuga giusta per dare un definitivo colpo alla classifica – che vincerà due giorni dopo.
La seconda tappa, la Variano-San Marco di 164,5 chilometri è perfetta per i colpi di mano. Su e giù per le colline del medio Friuli in mezzo a meravigliosi scenari e a strappi che via via rimarranno nelle gambe. Chi avrà voglia di fare la differenza troverà il terreno adatto.
Tappa decisiva il terzo giorno con la San Vito al Tagliamento – Buja di 148 km. Due Gran Premi della Montagna di prima categoria da scalare prima della picchiata verso il comune di Buja che tanto sta dando al ciclismo italiano in questi anni – dopo De Marchi l’anno prossimo salirà tra i professionisti un altro buiese: Jonathan Milan. Arrivo che non lascia respiro e che potrebbe ulteriormente creare distacchi tra i migliori.
Domenica si concluderà il Giro della Regione Friuli Venezia Giulia con una tappa tutt’altro che banale: non sarà una passerella per ruote veloci ma potrebbe ispirare attacchi vicino al traguardo soprattutto in località Moruzzo dove la strada non fa che salire, con strappi brevi e molto impegnativi, prima della discesa verso Martignacco dove avrà fine la cinquantaseiesima edizione della corsa. Il circuito, che prevede il passaggio diverse volte dal piccolo comune friulano, resterà nelle gambe dei corridori in maniera decisiva. Oltretutto, la Percoto-Martignacco di 175,4 km sarà una tappa dura anche per il chilometraggio.