Liegi Bastogne Liegi, favoriti: Alaphilippe, Hirschi e vai Caruso!

Jakob Fuglsang vincitore della Liegi 2019
Jakob Fuglsang esulta alla Liegi del 2019 (foto: Facebook/Astana Pro Team)
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Nella stagione più intensa e compressa di sempre, ecco arrivare il momento della Liegi Bastogne Liegi. Chi la vince si aggiudica un posto nelle enciclopedie delle due ruote. Basta sfogliare l’album dei ricordi e i pluridecorati della classica monumento nata nel 1892 sono grandi nomi: Eddy Merckx con cinque trionfi, Moreno Argentin e Alejandro Valverde quattro. Michele Bartoli, l’ultimo a firmare un bis di successi consecutivi nel ’97-’98. Bob Jungels e Jakob Fuglsang i nomi più recenti sull’albo d’oro. A chi l’onore di questa pesante eredità? Scopriamolo insieme!

I favoriti della Liegi: Alaphilippe vs Hirschi, Caruso sogna il colpaccio e occhio alla volpe Valverde

Il furore appassionato che rende vivo l’atleta. Pesadilla, la chiamano i sudamericani. Quel brivido dietro la schiena che ti spinge a dare tutto te stesso. Dopo il Mondiale di Imola può essere un’altra domenica da star per Julian Alaphilippe: per lui i chilometri e la velocità non sono a gettone. Il Moschettiere ha lo spirito da attaccante e di rado aspetta le mosse degli altri. Alla Doyenne candidiamo anche Marc Hirschi, l’elvetico alla Freccia Vallone subito dopo aver tagliato il traguardo sembrava aver corso sul velluto: sorriso smagliante e bibita per reintegrare. Sarà la rivincita dell’iride dove il nostro Damiano Caruso è stato il migliore azzurro: il siciliano dopo un Tour formidabile ha bissato il 10° posto anche al Mondiale.

L’Italia non vince la Liegi dal 2007, guizzo firmato Danilo Di Luca: con la tenuta fisica mostrata e la convinzione nei propri mezzi, lo scalatore della Bahrain-McLaren può recitare un ruolo di rilievo. Impossibile escludere l’inossidabile Embadito dalla partita: Alejandro Valverde qui conosce ogni angolo e segreto come le sue tasche e nei momenti clou della corsa è sempre protagonista. Michal Kwiatkowski, Primož Roglič e Tadej Pogačar guai a sottovalutarli, anche se nel caso degli sloveni il duello al Tour è stato il catalizzatore della loro annata e ha lasciato scorie rilevanti. Il francese Benoit Cosnefroy e Michael Woods, 2° e 3° alla Freccia, sono in un ottimo stato di forma. Infine, qualche stelletta anche per il duo teutonico composto da Maximilian Schachmann e Lennard Kamna: sanno gestirsi in salita e hanno doti da fondisti.

Il percorso e la diretta tv

Undici Cote in 254 km. Una continua fisarmonica che si accende in particolare negli ultimi cento chilometri. Micidiale il trittico Wanne-Stockeu (Eddy Merckx)-Haute-Levée, preambolo per il Col du Rosier e fautore di una probabile prima scrematura del gruppo. Da qui discesa per SPA e di nuovo naso all’insù verso il Col du Maquisard. A 35 km dall’arrivo la leggendaria Redoute per i fuochi d’artificio finali in accoppiata alla Cote de Forges. La Cote de La Roche-aux-Faucon sarà la rampa di lancio per conquistare un posto nella storia del ciclismo da gustarvi in diretta televisiva su Rai Sport ed Eurosport dalle ore 13.30.