
BENNETT: 10 – Il vincitore della 21ª tappa del Tour de France sui Campi Elisi non può che meritarsi un 10. Trionfare nella frazione conclusiva con la maglia verde della classifica a punti significa essersi riconfermato come il più forte velocista del momento. La sua Deceuninck-Quickstep lavora e lui finalizza, gioco di squadra a dir poco perfetto.
PEDERSEN: 8 – Il campione del mondo del 2019 non è certo un velocista puro eppure conquista il suo secondo podio in volata in questa edizione della Grand Boucle. Probabilmente è mancato in tappe adatte alle sue caratteristiche, non è quasi mai entrato in fuga e si è visto molto poco. Oggi però è andato a un soffio dalla vittoria. Bravo!
SAGAN: 6 – Lo sapevamo, non ha la gamba dei giorni migliori ma si butta comunque nella mischia e strappa un onesto terzo posto. Sfuma l’ottava maglia verde e sfuma la vittoria di tappa. Lo aspettiamo al Giro d’Italia, dove verrà con l’obiettivo di conquistare la ciclamino.
KRISTOFF: 6 – La sufficienza per essere tornato competitivo. Galvanizzato dalla vittoria del Tour de France con il compagno Tadej Pogacar, il corridore della UAE Team Emirates prova a bissare il successo della prima tappa ma conclude solo quarto. Un Tour tutto sommato positivo se pensiamo che è stato il primo ad indossare la maglia gialla in questa edizione della Boucle.
VIVIANI: 5 – Elia torna a casa a mani vuote. L’anno scorso aveva entusiasmato i tifosi italiani vincendo a Nancy mentre in questa edizione invece riesce a malapena a seguire le ruote dei migliori. La condizione non lo accompagna e il dolore al piede probabilmente non se ne è ancora andato. Forza Elia! Bisogna ripartire…
EWAN: 4 – Il velocista australiano che ha fatto drizzare tutti dalla sedia con i suoi slalom negli ultimi 300 metri, è costretto ad alzare bandiera bianca. Nonostante l’impegno di Kluge nel riportarlo nelle posizioni di testa, il corridore della Lotto-Soudal non riesce a sprintare come avrebbe voluto. Probabilmente ha pagato le tante tappe di montagna di questa durissima terza settimana…
BOL: 3 – La Sunweb lavora sodo per tenere chiusa la corsa dopo l’attacco di Van Avermaet e Schachmann, ma Bol spreca tutto con un anonimo 18° posto. Era stato l’uomo rivelazione della prima settimana di corsa ma è crollato tappa dopo tappa mentre la sua squadra dominava con Hirschi e Kragh Andersen. Peccato perché il team era in grandissima forma!











