Merckx frantuma il “mito” della Jumbo-Visma: «Hanno corso in modo bestiale, dovevano far saltare Pogacar»

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Per tre settimane è stata esaltata, ammirata, decantata. Squadra formidabile, mostruosa, più forte della Sky dei bei tempi. Poi arriva Pogacar da solo e frantuma non solo il sogno giallo di Roglic, ma anche il fresco mito della sua squadra, la Jumbo-Visma. Sulla quale si abbatte adesso anche la bocciatura del più grande della storia, Eddy Merckx:

«Per tutto il Tour de France sono andati a mille, controllando tutto e tutti – ha detto all’Equipe – Hanno solo dimenticato un ragazzino di 21 anni che aveva 50 secondi di ritardo. Che errore! Questa sconfitta se la sono cercata».

Il problema, spiega Merckx, non era quello di controllare Pogacar, il quale sapeva benissimo che attaccare da solo uno squadrone del genere sarebbe stato impossibile. Al contrario, toccava ai gialloneri di Roglic “aggredire” il talento della Uae Emirates: «Avrebbero dovuto provare a farlo saltare molto prima per dare al loro capitano un margine di vantaggio più ampio. È una buona lezione di ciclismo».

Merckx non nomina lo staff tecnico, ma nelle sue parole la critica alla conduzione tattica della Jumbo-Visma è evidente: «È bizzarro far andare al massimo tutta la squadra ogni giorno, preparare tutto nel dettaglio e poi dimenticare l’essenziale: prestare attenzione agli avversari. Bestiale fare sciocchezze di questo tipo».