Una due giorni che difficilmente dimenticheranno. Matteo Fabbro e Giovanni Aleotti nelle medesime ore sono grandi protagonisti sulle strade italiane. Fabbro va vicino al suo primo successo tra i professionisti – solo van der Poel spegne il suo sogno alla Tirreno-Adriatico a 400 metri dall’arrivo – Aleotti, invece, conquista la più preziosa gemma in carriera, dominando il campionato italiano Under 23 e portando a casa la maglia tricolore.
E poche ore dopo essersi messi in evidenza in corsa, arriva anche la soddisfazione professionale. Come annunciato infatti dal team Bora-Hansgrohe, Giovanni Aleotti firma un contratto triennale che lo porterà a vestire la casacca della squadra tedesca fino al 2023, mentre il contratto di Matteo Fabbro viene prorogato di un altro anno.
Come successo pochi giorni fa col talentuoso belga Jordi Meeus, la Bora-Hansgrohe conferma la bontà del suo progetto grazie all’interesse riposto in corridori di valore del panorama giovanile, facendo firmare contratti della durata di tre anni.
Oltre che per i due corridori, grande soddisfazione anche per il Cycling Team Friuli, la squadra nella quale ha militato Fabbro e nella quale correrà fino al termine della stagione Aleotti, che si conferma una delle migliori in Italia nel far crescere i giovani.
Queste le parole tratte dal sito ufficiale della Bora-Hansgrohe da parte dei due corridori italiani.
Matteo Fabbro: «Dopo i miei primi due anni tra i professionisti, Bora-Hansgrohe è sempre stata in cima alla mia lista dei desideri. Anche se abbiamo vissuto tutti un anno piuttosto strano, dopo una stagione posso dire che tutte le mie speranze si sono realizzate qui. Mi trovo in un ambiente molto professionale e posso continuare a perseguire i miei obiettivi all’interno di questo team in modo ottimale. Vorrei ringraziare l’intero team per la meravigliosa atmosfera e anche Ralph Denk per la fiducia che ha riposto in me».
Giovanni Aleotti: «Ho seguito come la Bora-Hansgrohe ha sviluppato i giovani corridori negli ultimi anni. Quindi, ho già tenuto in grande considerazione questa squadra, un’opinione che si è ulteriormente consolidata durante il processo di scouting. Non vedo l’ora di iniziare il mio viaggio con loro. Vorrei anche ringraziare il team di ciclismo friulano, in particolare il presidente Roberto Bressan e tutti gli allenatori. Mi hanno scoperto come corridore e mi hanno preparato a fare questo passo successivo».
