Oggi si chiude un’edizione altamente spettacolare del Giro Under 23. Una corsa che ha sorriso più che nel recente passato al ciclismo italiano, con tre belle vittorie di tappa e diversi ragazzi che si sono messi in luce all’attacco, ma anche in classifica generale.
A proposito di classifica generale: la tappa di oggi, come vedremo a breve, potrebbe anche ribaltarla completamente anche se l’aria che si respira è quella di una corsa alla maglia rosa già chiusa, mentre rimane completamente aperta quella per il podio con i corridori dal secondo posto di Colleoni al quinto di Conca, racchiusi in meno di due minuti e soprattutto con il Mortirolo a fare da giudice supremo e finale.
Giro Under 23: il percorso
L’Aprica-Aprica di 120,9 km che chiude il Giro misura quasi quattromila metri di dislivello. Teglio e Carona (entrambi GPM di seconda categoria) nella prima parte. Poi si scende verso Tirano e dopo aver affrontato lo strappo di Sernio si viaggerà verso Mazzo in Valtellina da dove partirà l’atteso Passo del Mortirolo. Le pendenze della mitica salita lombarda toccano il 18% e porteranno in 12,5 km a toccare i 1854 metri di dislivello (pendenza media 10,4%). Una delle salite più dure d’Europa che diventerà banco finale della corsa, prima della picchiata – sempre pericolosa – e del lungo falsopiano verso l’Aprica.
Giro Under 23: i favoriti
Detto che Pidcock sembra inscalfibile – gli avversari possono solo sperare, sportivamente parlando, in una débâcle – come detto è molto aperta la lotta al podio. Oltre ai nomi più brillanti visti nella tappa di ieri – Pidcock, Colleoni, Aleotti, Vandenabeele, Merchan, Brown e Conca, chissà se ci sarà modo di vedere all’opera anche l’atteso Fancellu che su queste strade potrebbe anche esaltarsi.
Giro Under 23: planimetria e cronotabella

