Evenepoel non vuole essere il nuovo Merckx: «Io sono io, basta paragoni»

Evenepoel paragonato a Merckx
Remco Evenepoel in azione al Giro di Lombardia 2020.
Tempo di lettura: < 1 minuto

Essere il nuovo Merckx sarebbe troppo per chiunque, ed è evidente che da anni, di tanto in tanto qualche nome del ciclismo sia finito tritato da questo pesante paragone. E’ quasi fatale ricercare i campioni che hanno fatto la storia, che ci hanno fatto battere il cuore, nei ragazzi giovani che vediamo affacciarsi allo sport. Il meccanismo del paragone è troppo facile, quasi inevitabile, ci cadiamo tutti. Ma, per quanto lusinghiero, essere accostati a una leggenda evidentemente è un peso troppo grande per chiunque.

Remco, l’ultimo dei nuovi Merckx

Ed ecco che, dopo aver più volte detto che “io sono io e basta” oggi Remco Evenepoel, l’ultimo dei nuovi Merckx, scrive un post definitivo sui suoi social per chiedere di finirla una volta per tutte. «Per favore, smettetela di paragonarmi. Io non sono come qualcun altro, e nessuno è come me. Ognuno è soltanto se stesso, e questo dovrebbe essere rispettato. Quindi basta, per piacere. Nessuno può essere una nuova versione di qualcosa che non è mai stato e non sarà mai. Grazie».