Il medagliere ha le sue regole. Così, il Campionato Europeo di Plouay passa agli archivi con l’Olanda al primo posto, malgrado due medaglie in meno rispetto agli azzurri. Questo perché nel computo pesa il colore del metallo, e gli olandesi, a parte i tre ori (come l’Italia) battono i nostri per due argenti a uno.
Ma sono dettagli, dopo tutto, al di là dei quali emerge una bella verità: nessuna nazionale è salita sul podio più di quella italiana. Sette medaglie, due in più di Olanda, Germania e Belgio. Un risultato che sarebbe sbagliato sottovalutare, come fa spesso chi mette il dito sulla differenza di caratura tra titoli mondiali e continentali. Differenza che nel ciclismo esiste, e che forse quest’anno, a causa dei forfait dovuti a cautele anti-contagio, si è addirittura accentuata. Ma che non toglie molto al lavoro dei tecnici azzurri e all’impegno dei corridori.
Un filo conduttore: il lavoro di squadra
Vale la pena di ricordare quello che è accaduto nella prova su strada degli uomini: per il titolo lottava gente come Van Avermaet, Demare e van der Poel, campioni degnissimi di essere inseriti tra i favoriti anche in un Mondiale. Per questo l’oro di Nizzolo è pesantissimo.
Così come quello di Elisa Balsamo, che ha dato continuità al titolo mondiale Juniores conquistato nel 2016. E quello di Eleonora Gasparrini, prima tra le Juniores. Successi legati da un unico filo conduttore: il gioco di squadra. In tutte e tre le occasioni l’acuto dei vincitori è stato la punta dell’iceberg di un lavoro collettivo che nel ciclismo è sempre stato, e speriamo continui ad essere, stretto patrimonio della tradizione azzurra.
Il medagliere dei Campionati Europei 2020: tre ori per l’Italia
| ORO | ARGENTO | BRONZO | TOTALE | |
| Olanda | 3 | 2 | 0 | 5 |
| Italia | 3 | 1 | 3 | 7 |
| Germania | 2 | 2 | 1 | 5 |
| Norvegia | 2 | 0 | 0 | 2 |
| Svizzera | 1 | 2 | 1 | 4 |
| Repubblica Ceca | 1 | 1 | 1 | 3 |
| Danimarca | 1 | 1 | 1 | 3 |
| Francia | 0 | 3 | 0 | 3 |
| Belgio | 0 | 1 | 4 | 5 |
| Polonia | 0 | 0 | 2 | 2 |
