Europeo, le pagelle: 10 alla Squadra, 0 alla bolla, e i Van der Poel sono due

Azzurri alla partenza del Campionato Europeo. Gli uomini di Cassani sono stati perfetti.
Tempo di lettura: 2 minuti

Cassani 10 – Il ct è riuscito a creare un gruppo (allargato) che sa a memoria quello che c’è da fare. Tutti si sacrificano, tutti si prendono le responsabilità quando è ora. E’ così che il ct azzurro porta a casa il terzo Europeo di fila.

La Squadra 10 – L’Italia ha una sua faccia, quali che siano di volta in volta gli interpreti. Il piano è perfetto, è riesce dal primo all’ultimo chilometro. Vince Nizzolo, ma sono campioni tutti: Affini, Ballerini, Boaro, Cimolai, Trentin, Ulissi e Visconti.

Nizzolo 10 – Semplicemente perfetto, non spreca una goccia di energia, ben protetto da Affini e dal resto della Squadra. In volata batte il campione di Francia, il vice campione di Germania e il campione olandese. E’ il quarto successo stagionale, ma è molto molto di più. Si sta riprendendo tutto quello che la sorte gli aveva sempre tolto.

Demare 6 – Ha le gambe giuste, e lo ha dimostrato al campionato francese. Ma se la Squadra ha voluto così fortemente un arrivo allo sprint, un motivo c’era. Il motivo era Nizzolo. Perdere in casa fa ancora più male.

Mathieu Van der Poel 7 – Non vuole aspettare la volata, così fa un paio di attacchi straordinari. Spende tanto, è scatenato. Ma al momento buono non ha più lo spunto per prendersi la volata. Meriterebbe un voto più basso perché spingere sembra la sua unica tattica. Ma quando si invola illumina la corsa, e meno di 7 non si può.

David Van der Poel 6 – Non bastava uno, eccone un altro. E’ il maggiore dei nipotini Poulidor, ha compiuto 28 anni in giugno ed evidentemente non ha paura dei confronti. Quando scatta in testa la corsa è ancora acerba: ma a lui bastano cento metri davanti a tutti per santificare il suo Europeo. 6 di stima.

Ciclocross 8 – Quando Trentin e Van der Poel danzano in testa, riproponendo un duello già visto più volte (anche all’Europeo di due anni fa, quando Matteo fu oro davanti a Mathieu e all’altro fenomeno Van Aert), il ciclocross è santificato. Viva la multidisciplinarietà, peggio per chi ancora non l’ha capito.

Gli striscioni 10 e lode – Molti sono dedicati a Remco, che è già casa dopo l’incubo del Lombardia. Il tifo del ciclismo non è mai contro, figuriamoci in questo caso.

Bolla 0 – Anzi: zero spaccato, come si diceva una volta. All’ultimo momento non è partito per l’Europeo il romeno Eduard Grosu: il motivo è una sospetta positività al Covid-19 comunicata dal suo team, la Nippo Delko One Provence. Fra negativi e falsi positivi, ds in fuga dalle bolle e tamponi in batteria, a tre giorni dall’inizio del Tour l’incertezza sulle regole è totale.