Giro di Lombardia: ecco i favoriti dei bookmaker (e i nostri consigli)

Il Giro di Lombardia è caratterizzato da alcune tra le più belle e impegnative salite del mondo, Ghisallo, Sormano, Civiglio... @ILombardia
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Domani si correrà il Giro di Lombardia più anomalo dalla storia. La fama di “Classica delle foglie morte” sarà per un anno accantonata, lasciando spazio a un ferragosto caldo che metterà a dura prova la tenuta dei corridori.

Oltre al caldo anche il calendario UCI ha stravolto il regolare svolgimento della corsa. La concomitanza con il Giro del Delfinato ha ridotto di gran lunga la qualità della startlist. Quasi tutti coloro che parteciperanno al Tour de France, infatti, hanno preferito prepararsi con una corsa a tappe di cinque giorni ricca di montagne.

Ma andiamo ora a scoprire i favoriti dei bookmaker e le possibili sorprese di questo Giro di Lombardia 2020…

Un nome su tutti, Remco Evenepoel

Remco Evenepoel (Deceuninck-Quickstep) sa come vincere una classica. Eccolo lo scorso anno a San Sebastian…@DeceuninckQuickStep

Su Evenepoel non sappiamo più cosa scrivere, partecipa a una gara e la vince. Il talento belga sarà al via della sua primissima Classica Monumento ma parte da assoluto favorito.

Dalla ripresa post-lockdown ha vinto in Spagna (Vuelta a Burgos) e al Giro di Polonia, mentre a inizio stagione aveva fatto sue anche la Vuelta San Juan e l’Algarve. Quattro corse a tappe e quattro vittorie in classifica generale. Anche per l'”oracolo” Silvio Martinello il 20enne della Deceuninck-Quickstep sarà l’uomo da battere.

Nibali e Aru, ci pensate voi?

Vincenzo Nibali ha un rapporto speciale con il Giro di Lombardia, due vittorie e un podio nel 2018. Quest’anno torna per il tris! @ILombardia

L’Italia si affida a Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), vincitore del Giro di Lombardia nel 2015 e nel 2017, e a Fabio Aru (UAE Team Emirates). Entrambi gli azzurri stanno crescendo di condizione e possono essere i rivali principali di Evenepoel in questa edizione. Ricordiamoci che insieme al siciliano correrà anche Bauke Mollema, primo lo scorso anno, che non vorrà certo regalare nulla al proprio compagno di squadra.

Nibali ha provato a far vedere qualcosa alla Sanremo e al Gran Piemonte ma in entrambi i casi è rimasto piantato. Il Giro d’Italia è ancora lontano, ma quando lo “Squalo” vede Sormano, Ghisallo e Civiglio si trasforma…

Discorso diverso per Aru che ha preferito un cammino fatto di corse a tappe per arrivare pronto al Tour de France. Nonostante sembra aver ritrovato un po’ la gamba, cercando anche qualche attacco, il sardo è sempre arrivato staccato dai migliori: il Lombardia servirà per dare un segnale forte agli avversari, “Fabio c’è!”.

Attenzione a Fuglsang e Bennett

Jakob Fuglsang sembra essersi riscoperto uomo da classiche. La vittoria della Liegi è ancora impressa nella mente degli appassionati. @AstanaProTeam.

Le mine vaganti di questa edizione del Giro di Lombardia sono Jakob Fuglsang (Astana), riscoperto uomo da classiche dopo la fantastica vittoria alla Liegi-Bastogne-Liegi, e George Bennett.

Il neozelandese della Jumbo-Visma ha vinto con stile il Gran Piemonte, attaccando sulla salita più dura e resistendo egregiamente al ritorno del gruppo. Senza Roglic, Kruijswijk e Dumoulin, Bennett è libero da vincoli di squadra e potrà giocarsi tutte le sue carte. Bisognerà fare molta attenzione.

Per quanto riguarda l’Astana di Fuglsang, il discorso si amplia anche al secondo capitano della squadra, Aleksandr Vlasov, 24enne russo che ha sorpreso tutti vincendo sulla cima del Mont Ventoux la speciale challenge per scalatori.

Van der Poel? Forse un po’ troppo duro…

Infine abbiamo l’altro talento del ciclismo moderno, Mathieu Van der Poel. Anche lui sta crescendo molto di condizione, ma i dubbi questa volta sono maggiormente sul percorso.

Il Giro di Lombardia è una corsa esigente, con tanti metri di dislivello e pendenze spesso oltre il 10%. Non conosciamo ancora a pieno le caratteristiche dell’olandese, ma difficilmente potrà reggere il ritmo degli scalatori su salite impegnative come il Muro di Sormano o il Civiglio.

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