Il Giro Rosa si farà: dall’11 settembre, nove tappe tra il Centro e il Sud Italia

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Il Giro Rosa si disputerà regolarmente da venerdì 11 a sabato 19 settembre. In programma nove tappe per un totale di 975,8 chilometri, con partenze e arrivi dislocati tra Toscana, Umbria, Lazio, Campania e Puglia, dove si disputerà il gran finale a Motta Montercorvino. L’emergenza sanitaria aveva costretto Giuseppe Rivolta, dal 2002 direttore del “Giro Rosa Women’s World Tour”, a sospendere la corsa, inizialmente in programma a luglio. Poi ha prevalso la volontà di proporre comunque l’evento, nel pieno rispetto delle norme sanitarie.

La riduzione delle tappe, da dieci a nove, è stata pensata per agevolare le atlete convocate per i mondiali, in programma la settimana successiva alla conclusione del Giro Rosa. Come si sa, la Svizzera ha annullato la sua rassegna iridata e l’Uci è al lavoro per una sede alternativa, ma le date rimarranno comunque le stesse, almeno per quanto riguarda la prova in linea.

Il Giro Rosa sarà l’unica corsa a tappe della stagione femminile: «Il ciclismo non può esistere senza pubblico– dice Rivolta – Vogliamo il pubblico sulle nostre strade. Rivolgiamo però agli appassionati un appello: rispettate il distanziamento sociale, indossate la mascherina e adottate tutte le misure previste dai protocolli sanitari. Seguendo questa via, siete i benvenuti. Il Giro Rosa è anche vostro».

Saranno in gara molte delle migliori atlete nel panorama internazionale, appartenenti alle 24 squadre dell’U.C.I. Women’s World Tour.

Le tappe

1ª TAPPA – Venerdì 11 settembre. Grosseto-Grosseto, cronosquadre, 16.8 km

Le danze si apriranno con una cronometro a squadre di poco più di 16 chilometri lungo le strade del Grossetano. Nessuna particolare difficoltà altimetrica prevista. La faranno da padroni i team delle specialiste. Medie alte e distacchi che potrebbero già indirizzare in un certo modo la corsa di alcune delle favorite.

2ª TAPPA – Sabato 12 settembre. Civitella Paganico-Arcidosso, 124,8 Km

La massima corsa a tappe femminile resterà nella provincia di Grosseto per un’altra tappa impegnativa. Un percorso ricco di insidie sin dai primi chilometri: dopo appena 14 chilometri, infatti, in località Cinigiano, si affronterà un primo settore di sterrato. Qualche chilometro di pianura e poi il gran finale: si girerà attorno al Monte Amiata e le atlete affronteranno la salita di Seggiano: poco più di 4 chilometri di strada bianca con pendenze importanti. Al termine mancheranno solo 11 chilometri al traguardo.

3ª TAPPA – Domenica 13 settembre. Santa Fiora-Assisi, 142,2 Km

La terza frazione sarà caratterizzata da continui saliscendi che traghetteranno la corsa verso Assisi. Al cinquantesimo chilometro il primo Gran Premio della Montagna a San Casciani dei bagni, terza categoria. Da quel momento il tracciato sembra addolcirsi: è un’illusione. Il finale è tutto all’insù verso Assisi dove è posto un Gpm di prima categoria.

4ª TAPPA – Lunedì 14 settembre. Assisi-Tivoli, 170,3 Km

È la frazione più lunga del Giro Rosa 2020. I dati parlano di un solo Gpm di terza categoria ad Arrone dopo 70 chilometri di corsa. L’altimetria, in realtà, è quella classica dei percorsi del centro-sud Italia. La pianura bisogna cercarla con la lente di ingrandimento. Il rettilineo d’arrivo verso Tivoli, infatti, sale costantemente.

5ª TAPPA – Martedì 15 settembre. Terracina-Terracina, 110,3 Km

Si parte da Terracina per tornarci dopo 110 chilometri e due Gpm. Il primo di seconda categoria a Itri, dopo 50 chilometri di corsa. Il secondo all’ottantesimo chilometro a Monte San Biagio. Da lì al traguardo la strada è ancora lunga e se le squadre delle velociste, più resistenti, troveranno l’accordo non ci sarà pane per altri denti.

6ª TAPPA – Mercoledì 16 settembre. Torre del Greco-Nola, 97,5 Km

Un Gpm di terza categoria a Sarno, dopo 31 chilometri. Successivamente una leggera ma costante salita verso Monteforte Irpino. Da quel momento discesa e pianura sino al traguardo di Nola.

7ª TAPPA – Giovedì 17 settembre. Nola-Maddaloni, 112,5 Km

Verso il finale del Giro Rosa le atlete affronteranno un’altra tappa complessa. I primi chilometri non prevedono alcuna difficoltà particolare, la situazione cambia nettamente a partire dal chilometro 82, a Caserta. Inizia qui la salita verso il Santuario di San Michele Arcangelo, asperità di terza categoria. In cima si scende, si transita dal traguardo una prima volta e si torna a salire. Al secondo passaggio in vetta, picchiata finale verso il traguardo di Maddaloni.

8ª TAPPA – Venerdì 18 settembre. Castelnuovo della Daunia-San Marco La Catola, 91,4 Km

Penultima frazione. Tappa breve, la più breve, ma preludio alla sentenza finale sul destino della corsa. Due asperità di seconda categoria da affrontare e arrivo in salita. Si parte già in salita, si scende poi verso il traguardo volante di Lucera. La prima asperità è posta a Volturino, dopo 50 chilometri di corsa: da quel momento gli atleti non vedranno più la pianura sino a dopo il traguardo. Tra salite e discesa si giungerà infatti alla salita finale verso San Marco La Catola.

Il profilo della 8ª tappa, breve ma molto impegnativa. Qui potrebbe decidersi il Giro Rosa.

9ª TAPPA – Sabato 19 settembre. Motta Montecorvino-Motta Montecorvino, 109,8 Km

Per tradizione la frazione finale dei grandi giri è una tappa in pianura, una passerella. Non qui. La frazione conclusiva del Giro Rosa 2020 è una frazione che ha le carte per modificare nettamente la classifica generale. Gli organizzatori hanno infatti disegnato un percorso strutturato a circuito ed incentrato sulla salita del Volturno. Quattro giri di 27,5 chilometri attorno alla medesima asperità che, al terzo giro, sarà anche Gpm di seconda categoria. L’acido lattico accumulato potrebbe giocare brutti scherzi. La conclusione sarà ancora in salita.

Sito ufficiale www.girorosaiccrea.it.