Milano-Sanremo, le pagelle: Van Aert con lode, Sagan vede le streghe

Ecco il podio della Milano-Sanremo 2020. Vince Wout Van Aert (al centro), davanti a Julian Alaphilippe e Michael Matthews.
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Van Aert 10 e lode – Rimane da solo, senza più compagni, prima del Poggio. Ma lui da solo basta e avanza: quello che fa è clamoroso, la volata lunghissima che lo aiuta a tenere dietro Alaphilippe è un capolavoro. La faccia dei suoi genitori dopo il traguardo è il più bello spot al ciclismo. Vince da favorito, applausi.

Alaphilippe 9 – A Imperia un problema meccanico rischia di tagliarlo fuori in un momento decisivo. Ma lui no. La sua azione sul Poggio è impressionante. Ma deve fare i conti con Van Aert. In volata è convinto di batterlo, e forse non solo lui. Nessuno dei corridori in attività ha vinto due volte la Sanremo. Neanche lui, per ora.

La fuga 8 – Erano in 7, quando Carretero cede rimangono in 6, tutti italiani. Fra loro i neoprofessionisti Mattia Bais (scuola Cycling Team Friuli) e Fabio Mazzucco, ex maglia rosa al Giro Under, che danno lustro ad Androni e Bardiani. Vanno in fuga al km 2, restano in avanscoperta (con Manuele Boaro, Alessandro Tonelli, Marco Frapporti e Damiano Cima) per 271 km: un’avventura che potranno raccontare ai nipotini. Uomini coraggiosi. 

Vincenzo Nibali 7 – La sua Trek lavora magnificamente tutto il giorno: Conci, Ciccone, Brambilla. Sul Poggio lui ci prova ma è un attimo: quando Alaphilippe rilancia, Vincenzo non ha lo spunto per inseguirlo. Però lui c’è sempre: non riesce proprio a fare una corsa anonima. Meno male che c’è lui.

Oss 7 – Bella l’accelerazione in discesa dalla Cipressa. Daniel è uno che dà tutto per gli altri, ma è anche uno che sa vedere il lato bello del ciclismo. E se lo gode. Generoso.

Trentin 6 – Un voto di incoraggiamento per la costanza con cui manca le occasionissime: questa volta lo ostacolano a centro gruppo quando mancano 88 km al traguardo e non può far altro che cadere e salire sull’ambulanza con la maglia stracciata, come la spalla sinistra. Record di sfortuna.

Sagan 4 – E’ la quarta volta che arriva quarto, e due volte ha fatto secondo. Dice che la Sanremo non è un’ossessione però… Sembra la corsa perfetta per lui, invece no. L’incubo continua.

I sindaci 2 – Pessima la decisione dei comuni del savonese di non voler ospitare la Milano-Sanremo: il pubblico di tutto il mondo ha così potuto vedere la bellezza del percorso alternativo, fra fiumi trasparenti, fortini a guardia dei confini, campi di lavanda, curve cieche degne delle Fiandre e panorami alpini. E Paolo Bellino ammette: «Potrebbe essere un percorso che affronteremo anche in futuro, perché no?». Sindaci lungimiranti.

I velocisti sv – Il percorso lunghissimo, il caldo d’agosto, la parte centrale a pesare sulle gambe: gli sprinter si arrendono uno alla volta, la Monumento fatta per loro prende un’altra strada. Non pervenuti.