Si è da poco conclusa la Challenge del Mont Ventoux con una grandissima vittoria del russo Aleksandr Vlasov. Il corridore dell’Astana ha allungato a 4 chilometri dall’arrivo, non lasciando possibilità agli avversari.
L’unico a rispondere è stato Richie Porte (Trek-Segafredo), giunto al traguardo con 18″ di ritardo. Il grande lavoro della sua squadra nella prima parte della salita ha permesso al gruppo di recuperare sui fuggitivi e sui primi attacchi.
Terzo posto per Guillaume Martin (Cofidis) che ha approfittato del tentativo di Edward Ravasi (UAE Team Emirates) e Pierre Roger Latour (AG2R La Mondiale) per provare a lanciare la sua azione.
Un discreto Fabio Aru ha terminato la sua prova al quinto posto, precisamente con 1’35” dal vincitore. Il sardo ha provato ad allungare quando mancavano ancora molti chilometri alla vetta, probabilmente per testare la propria condizione. Sensazioni positive a poco più di tre settimane dall’inizio del Tour de France.
Non altrettanto positive le prove dei due colombiani Nairo Quintana (Arkèa-Samsic) e Miguel Angel Lopez (Astana), entrambi in difficoltà negli ultimi chilometri del Mont Ventoux.
Pos. | Nome | Squadra | Tempo | Naz. |
1 | Alexander Vlasov | Astana Pro Team | 4:56’39” | RUS |
2 | Richie Porte | Trek-Segafredo | +0’18” | AUS |
3 | Guillaume Martin | Cofidis | +0’59” | FRA |
4 | Pierre Roger Latour | AG2R La Mondiale | +1’29” | FRA |
5 | Fabio Aru | UAE Team Emirates | +1’35” | ITA |
6 | Harold Tejada Canacue | Astana Pro Team | +1’43” | COL |
7 | Kenny Ellisonde | Groupama-FDJ | +1’51” | FRA |
8 | Nairo Quintana | Arkéa-Samsic | +1’57” | COL |
9 | Jesus Herrada | Cofidis | +2’15” | SPA |
10 | Valentin Madouas | Groupama-FDJ | +2’32” | FRA |
I commenti di Aru e Vlasov
Il commento di Fabio Aru. “Sono contento, è un altro buon passo in avanti rispetto alla scorsa settimana. Ho avvertito sensazioni ancora migliori e il mio fisico ha risposto bene al ritmo di gara. Già al primo passaggio sul Mont Ventoux stavo bene. All’ascesa finale ho provato a spingere, per poi trovare un ritmo efficace fino al traguardo. È stata una gara dura, con 4000 metri di dislivello. Mi ha dato riscontri interessanti sulla mia forma e sulle mie gambe in vista dei prossimi appuntamenti, a partire dal Tour de l’Ain“.