Com’è strana la Milano-Sanremo a 40°: nel 2013 fu la neve a bloccare la corsa

Milano-Sanremo 2013: gelo e neve si abbattono sul gruppo.
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Questa Milano-Sanremo passerà alla storia come quella più calda in assoluto. Mai si era corsa prima nel mese di agosto. I corridori dovranno combattere con le alte temperature che sono previste. Per di più, a causa dei sindaci del savonese, la corsa si snoderà all’interno e non potrà valersi del possibile effetto refrigerante che il mare avrebbe offerto sull’Aurelia che costeggia le spiagge.

Se c’è nella storia recente un’edizione fortemente condizionata dal tempo, bisogna risalire a quella del 2013 quando fu la neve a costringere i corridori ad una sosta forzata.

Dopo i primi fiocchi già a Voghera, la precipitazione aveva reso viscida la strada e limitata la visibilità. Il freddo aveva indurito i muscoli e la pioggia prima e la neve poi avevano letteralmente congelato le gambe e le braccia dei corridori. L’intensità della nevicata era via via aumentata fino a diventare una vera tempesta ed in un piazzale lungo il percorso, a Ovada, la carovana si era fermata in cerca di un rifugio.

Un’altra immagine di una delle edizioni della Milano-Sanremo più fredde della storia.

Corridori congelati e sotto shock: alla fine vinse Ciolek, su Sagan

Scene drammatiche. I corridori arrivavamo alla spicciolata e si accasciavano distrutti dal freddo. I massaggiatori andavano a recuperare i propri atleti all’ingresso del piazzale e li accompagnavano ai propri mezzi per riscaldarli e rifocillarli. Si rifugiavano nei pullman con le mani congelate, gli occhi gonfi e tremori che non riuscivano a frenare.

Solo dopo qualche ora fu possibile riprendere la corsa. La carovana, rifocillata, ma ancora sotto shock, si era riformata a Cogoleto e da lì la corsa riprese.

Quell’edizione fu vinta da Ciolek, grazie anche ad un Sagan in vena di regali: sicuro di vincere, aveva speso troppo negli ultimi chilometri e aveva sbagliato la volata!