Il 12 ottobre Tadej Pogacar ha organizzato nella sua città la “Pogi Challenge“, una gara amatoriale che si svolge sulla salita di Krvavec vicino al Komenda e che serve a raccogliere fondi per la Tadej Pogacar Foundation. Il regolamento è molto semplice: Tadej, ovviamente presente, parte sei minuti dopo i 900 amatori al via. Lungo la salita di 13,9 chilometri li ha recuperati tutti tranne uno. Si chiama Andrew Feather ed è un avvocato inglese di 40 anni specialista delle cronoscalate amatoriali.
«Continuavo a guardami le spalle perché pensavo che da un momento all’altro mi avrebbe preso, ma non l’ha fatto. Non è riuscito a prendermi», ha detto Feather a CyclingWeekly. Il suo tempo è stato di 44’15”; Pogacar ci ha messo tre minuti e mezzo in meno (40’44”), ma considerato l’handicap iniziale non è riuscito nel sorpasso.
«C’erano migliaia di persone all’arrivo, tutti per lui. Probabilmente voleva vincere per il suo pubblico quindi mi sono sentito un po’ in colpa a portargli via il successo», ha detto sorridendo Feather. Pogacar, poi, lo ha premiato stringendogli la mano e facendogli i complimenti. «Tadej mi ha detto “Bella corsa, ben fatto”. L’unica cosa che mi dispiace è non aver fatto una foto insieme. Sono occasioni che capitano una volta nella vita».
Tadej, invece, ci ha scherzato su quando gli è stato chiesto se la UAE, a questo punto, può pensare di ingaggiare Feather. «La nostra squadra è già al completo – ha detto divertito al giornalista sloveno Igor Tominec – ma chi va così forte in salita può sempre essere utile. Ognuno segue la sua strada, magari questi amatori non vorrebbero nemmeno diventare professionisti. Li rispetto molto».












