Giro d’Italia, Tiberi: il giovane favoloso che ci fa sognare

Antonio Tiberi
Tempo di lettura: < 1 minuto

Gli eroi son tutti giovani e belli. Francesco Guccini non aveva di certo in mente Antonio Tiberi quando scrisse “La locomotiva”, ma è altrettanto vero che Tiberi sta pian piano, pedalata dopo pedalata, diventando una sorta di figura eroica per il ciclismo tricolore, fosse anche solo per le rinnovate speranze che sta suscitando.

Gli eroi son giovani e belli. Il giudizio estetico non ci compete né ci interessa; sul “giovane”, invece, possiamo mettere la spunta. Antonio Tiberi compirà 23 anni tra un mese esatto. Lo dice forte e chiaro anche la Maglia Bianca di Miglior giovane con cui sta affrontando questa terza e ultima settimana di Giro d’Italia. «Soprattutto per essere alla terza settimana, devo dire che la gamba e la condizione sono veramente buone» ha dichiarato il rampollo della Bahrain Victorious. Come dargli torto.

Giusto un paio di giorni fa, sul Passo Brocon, Tiberi è riuscito ad arrivare terzo – alle spalle di Georg Steinhauser e del solito, imprendibile Tadej Pogacar – regolando la volata degli “umani”. Li ha messi in riga tutti. Geraint Thomas, Dani Martinez, Einer Rubio, Romain Bardet. Tutti. Dimostrando non solo una grande condizione, ma anche una garra e una voglia di esibire il proprio talento non indifferente. Non male, per uno che è al suo primo Grande Giro da capitano.

Domani c’è una tappa decisiva, quella con la doppia scalata del Monte Grappa, l’obiettivo podio in classifica generale è a un soffio e il giovane favoloso dovrà tentare l’impresa per farci sognare fino in fondo. Alè Antonio alè.