Giro d’Italia, Ganna ci prova nel finale: «Grande azione? No, sennò avrei vinto»

Ganna
Filippo Ganna in azione nel finale della quarta tappa del Giro d’Italia.
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Prima la fuga e poi l’attacco su Capo Mele, ripreso solo a 500 metri dal traguardo: Filippo Ganna è stato uno dei grandi protagonisti della quarta tappa del Giro d’Italia. Dopo la tappa, il piemontese della Ineos Grenadiers era comprensibilmente deluso per la mancata vittoria.

«Peccato, alla fine l’hanno avuta vinta i velocisti – ha commentato Ganna intervistato dalla Rail’attacco nel finale non era programmato, casomai avevamo pensato di attaccare dopo la vetta di Capo Mele, ma le gambe giravano abbastanza bene quindi ho provato prima. Non è stata una grande azione, perché sennò avrei vinto». Nel finale, Ganna è stato ripreso dal suo amico e compagno su pista Simone Consonni: «La gara è gara e loro hanno fatto il loro, non ci sono problemi. È comunque bello vedere protagonisti tre quarti del quartetto olimpico, e chissà dove sarebbe arrivato anche Lamon».

A inizio tappa, invece, Ganna ha cercato la fuga, ma si è poi rialzato: «Perché sono andato in fuga? Non so, chiedete alla squadra, il piano era vedere se era possibile fare qualcosa». Infine, il corridore della Ineos Grenadiers si proietta sulle prossime tappe: «Manca ancora un po’ alla fine del Giro, ci riproverò».