Giro d’Italia, Dainese: «Finalmente ho buone sensazioni. La Tudor si prenderà una tappa»

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Alberto Dainese è tra i più veloci al via del Giro d’Italia. È anche uno di quei corridori che già sa come si vince una tappa: ha fatto sue due frazioni, una nel 2022 e una nel 2023. Ora, nel 2024, si presenta alla corsa rosa per ottenere almeno una vittoria e lo farà con una nuova divisa che per la prima volta si vedrà sfilare sulle strade del Giro, quella della Tudor. «In questa formazione sono il secondo uomo con più esperienza dopo Trentin, che infatti sarà il capitano».

La tappa di oggi può essere nelle tue corde?
«Sicuramente no, vediamo che tipo di gara imposterà il gruppo ma per me è troppo dura. Penso che Pogacar voglia prendere la maglia rosa da subito quindi noi punteremo a coprire Storer mentre io farò gruppetto».

Tosatto aveva detto che l’obiettivo del team per il Giro è prendere una tappa. Lo farete con una volata, con un arrivo in solitaria o ve la giocherete in salita?
«Diciamo che per le volate ho un buon treno con quattro uomini. È il primo anno con loro però io sono un po’ il capitano per gli sprint. Cercherò di ripagare come meglio posso la fiducia che mi è stata data».

Come sono le sensazioni con cui ti presenti a questo Giro?
«Ho avuto un incidente in cui ho perso qualche dente e ho avuto anche un problema al ginocchio, per questo i piani che avevamo con la squadra sono un po’ cambiati. Dopo un ritiro sono ritornato in gara vincendo anche, poi sono stato in altura e al Romandia dove ho sentito delle buone gambe».