Pidcock, il meccanico Ineos: «Ha la posizione meno avanzata»

Pidcock
Tom Pidcock in azione con il braccio fasciato alla Tirreno-Adriatico 2023
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A prima vista la posizione di Tom Pidcock potrebbe sembrare avanzata, ma un occhio attento come quello di Matteo Cornacchione, meccanico di lunga data del Team Ineos Grenadiers, avrebbe da ridire.

«In realtà Tom non è molto avanzato. Anzi, è il meno avanzato dei nostri corridori. Ha 9 centimetri di arretramento sella. Non credo abbia ereditato nulla di specifico dalla mountain bike, per questo aspetto fa molto riferimento a Kurt Bogaerts, il suo coach e factotum che lo segue in tutto e per tutto» ha dichiarato il meccanico in un’intervista a “bici.PRO”. «Usa il reggisella normale e quando dico normale intendo quello arretrato e non quello dritto. Semmai del crossista e del biker ha ereditato l’attenzione per le pressioni delle gomme».

Come lo dimostra? «Ci lavora moltissimo e ha una sensibilità pazzesca. Fa davvero tante prove con le gomme. Per esempio prima della Strade Bianche ci fa fare parecchi cambiamenti e parliamo di aggiustamenti nell’ordine di aumentare o diminuire 0,1-0,2 bar. Lui sente eccome la differenza».

Inoltre, a Pidcock piace sperimentare con le pedivelle: «Sta facendo delle prove con quelle più corte. Sia su strada, che nei test su pista per strada appunto e crono, ha provato le 165 millimetri. A crono addirittura ha usato le 160. Alla Tirreno per esempio aveva un setup particolare con la corona da 68 denti e le pedivelle da 160. Era quasi più grande la corona che la pedivella! Però è bello, perché Pidcock è molto tecnico e vuol provare tutto» spiega Cornacchione.