La stagione 2024 di Selle Italia non si poteva aprire che in questo modo. Dopo essere stata votata alla fine dello scorso anno dalla rivista Gran Fondo come il marchio di selle preferito dell’anno da parte dei lettori, il brand tricolore si è distinto accompagnando i corridori dell’Alpecin-Deceuninck (e non solo) verso la conquista di classiche Monumento come la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix.
Pensate che alla Ronde, alle spalle del fuoriclasse Mathieu Van der Poel, ha chiuso l’azzurro Luca Mozzato dell’Arkèa-Samsic, squadra che utilizza proprio i prodotti Selle Italia. Una storia quella del brand lunga 120 anni e che continua ancora oggi con gli stessi risultati del passato: vittorie, successi e trionfi senza limiti.
Solo nel mondo del ciclismo professionistico sono nove le squadre a cui Selle Italia fornisce i propri modelli. Le già citate Alpecin-Deceuninck e Arkèa-Samsic, ma anche Cofidis, Israel-Premier Tech, Lotto-Dstny, Tudor Pro Cycling, TotalEnergies, Caja Rural e Corratec-Vini Fantini. Nel femminile spazio alla Fenix-Deceuninck, alla Massi-Tactic e alla LifePlus-Wahoo.
Inoltre, Selle Italia ha da tempo intrapreso un percorso che porterà l’azienda di Asolo a perseguire l’obiettivo Net Zero sul riscaldamento globale entro il 2030. Il processo ha preso il via con un primo passo fondamentale: l’analisi della cosiddetta “Carbon Footprint” e delle emissioni di due selle prodotte tramite la tecnologia Greentech brevettata dall’azienda. Il brand, però, aveva già comunicato di essere diventata Carbon Neutral nel 2022.
Tra le mosse ce n’è una molto importante. L’azienda utilizza fornitori locali nel processo produttivo con sede nel raggio di 40 chilometri di distanza dall’headquarter di Asolo, riducendo così i costi dei trasporti e l’inquinamento derivante da questi. Oltre, chiaramente, alla messa a punto di processi e metodologie produttive capaci di abbassare l’impatto verso l’ambiente.
Per ulteriori informazioni sui prodotti, visitate il sito ufficiale www.selleitalia.com
