Lefevere chiede scusa: «Non era mia intenzione offendere nessuna donna»

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Patrick Lefevere al Giro d'Italia 2023
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Patrick Lefevere accetta la sanzione inflitta dall’UCI riguardo alle sue uscite infelici riguardo alla moglie di Julian Alaphilippe, Marion Rousse, e alle squadre femminili più in generale. Il general manager della Soudal-QuickStep ha espresso pubblicamente le sue scuse in un comunicato, accettando la decisione e affermando che si impegnerà a promuovere la parità tra uomini e donne nel ciclismo.

«Il 14 marzo 2024 sono stato informato che la Commissione Etica UCI ha deciso che due dichiarazioni da me rilasciate fossero in violazione del Codice Etico UCI. Accetto la decisione, mi rendo conto che le dichiarazioni citate possano essere state intese in maniera dubbia. Non è mai stata mia intenzione offendere nessuno, e quindi mi scuso. Mi scuso esplicitamente con l’UCI, con la Commissione Etica UCI e con tutte le persone coinvolte o che si sono sentite offese dalle mie parole.

«Il modo in cui lavorano le nostre squadre, dovrebbe essere prova che non è mai stata mia intenzione offendere nessuno. Abbiamo sotto contrtto 74 corridori e 106 membri dello staff full-time, uomini e donne. L’ambiente è inclusivo e attento alle diversità, senza distinzione di origini, sesso e provenienza. Continueremo a lavorare in questo modo».