I diversi plateau dei team equipaggiati da Fsa per Fiandre e Roubaix

Fsa
Alberto Bettiol in azione al Giro delle Fiandre con la guarnitura Fsa (foto: fornita Fsa)
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Le proposte di Fsa per affrontare la Parigi-Roubaix, gara dove le scelte tecniche sono cruciali, sono state molteplici. Questa gara sui generis richiede non solo forza e resistenza, ma anche una una scelta oculata dei componenti, poiché ogni decisione tecnica può fare la differenza tra la vittoria e il fallimento contro un fondo che non lascia via di scampo.

La maggior parte delle squadre ha sfruttato il Giro delle Fiandre per studiare il set-up per la Roubaix. L’obiettivo, per la prima delle due classiche, è stato cercare di mantenere il giusto mix tra potenza esprimibile in pianura e agilità nelle fasi in salita e sui cobbles. Chi aveva studiato una strategia di fuga ha preferito adottare un rapporto 54/40 ma con diversi sistemi: l’Israel–Premier Tech con Teuns ha optato per un 54/40 montato su Powerbox Team Edition, invece EF Education – EasyPost con Bettiol ha scelto di puntare sulla leggerezza, utilizzando la K-Force Team Edition, la guarnitura più leggera disponibile, ben 180gr meno della Powerbox.

Entrambe le guarniture sono montate con pedivelle hollow in carbonio, ma la particolare costruzione delle corone “monoblocco” in alluminio della K-Force Team Edition, fermano la bilancia a soli 550 grammi. I tecnici di Fsa hanno anche lavorato molto per mantenere una chainline perfetta su tutti i telai, in modo che gli atleti possano sempre imprimere il massimo della forza sui pedali, senza paura di incorrere in salti catena, che possono diventare determinanti quando le gare si vincono per centesimi di secondo.

Dopo le conferme del Fiandre per la Parigi-Roubaix, le squadre hanno optato per scelte improntate ancora di più sulla potenza, visto il tracciato piuttosto pianeggiante della classica francese. Quindi la maggior parte ha scelto di pedalare con assetto piuttosto standard ma con rapporti ancora più grandi rispetto al Fiandre. Non dimentichiamo che una corona con una dentatura maggiore (55-56/40) permette, oltre che ad imprimere una potenza maggiore, anche di gestirla in modo differente e con più sensibilità. L’EF Education- EasyPost ha utilizzato il Powerbox Team Edition montato proprio con corone 55/40 o 56/40. Invece la Uno-X Mobility e la Israel – Preier Tech hanno pedalato, sempre con il Powerbox Team Edition, utilizzando soltanto un plateau, con vantaggi sia in termini di riduzione dei pesi, sia nel cosiddetto “momento di inerzia”, che permette una più facile accelerazione della pedalata.

La Uno-X Mobility ha scelto di usare le innovative corone Fsa in carbonio composito (carbonio+ speciali resine), già usate in alcune prove cronometro da EF con Bissegger (ma con dentatura fino a 64 denti), con un rapporto 56 denti. Una corona in carbonio di questo tipo, pur garantendo una rigidità paragonabile a quelle in alluminio, riesce ad essere molto più performante, soprattutto per la capacità di assorbimento delle vibrazioni, rendendo la pedalata molto più fluida. Mentre la Israel – Premier Tech ha preferito una classica corona in alluminio, brandizzata Vision da 55 denti.

Entrambe le corone sono sviluppate con il nuovo sistema Fsa Megatooth per 12 velocità, che con una particolare forma della dentatura impedisce alla catena di cadere quando è sotto sforzo, capacità emersa tramite i particolari test in laboratorio svolti dai tecnici Fsa , dove sono risultate nettamente superiori rispetto ai competitor. Per questo sono perfette per gli sprint e per gli atleti che riescono ad imprimere una grande forza durante le fasi più concitate della gara.

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