Kruijswijk: «Ho parlato con la moglie di Vingegaard. La cosa importante è riprendersi, inutile pensare al futuro»

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Steven Kruijswijk al ritiro della Visma (foto: Berkien)
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Doveva essere la stagione perfetta per Jonas Vingegaard. Partito fortissimo alla Tirreno-Adriatico, tutto lasciava pensare al terzo successo consecutivo al Tour de France. Sfortunatamente la terribile caduta al Giro dei Paesi Baschi ha rilevato la frattura della clavicola, di diverse costole, una contusione polmonare e uno pneumotorace.

Steven Kruijswijk, compagno di squadra di Vingegaard, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport quel momento. «È stata dura, le sensazioni brutte. Ho visto Jonas, e tanti altri colleghi lì per terra, doloranti. Ho capito subito che le conseguenze erano gravi. Per fortuna Jonas era cosciente, parlava e rispondeva ai medici. Nel corpo entrano tristezza, preoccupazione e paura ovviamente».

In questo momento la cosa più importante è riprendersi dal duro colpo. Kruijswijk afferma di aver parlato con la moglie di Vingegaard. «Non ho parlato con Jonas ma con sua moglie. Al momento è inutile pensare al futuro: la cosa più importante è che si riprenda, quella è la priorità, poi vedremo che corse potrà fare».

Riuscirà a tornare per il Tour de France? La Gazzetta ha chiesto al dottor Ortiz Bigon un parere. «Per il Tour non so: per arrivare al 100% direi che, se ce la fa, sarà con margini molto molto relativi, perché vive della capacità polmonare e l’organo è stato attaccato duramente. Il trauma è stato fortissimo: la frattura della clavicola era brutta, ho subito notato due bozzi molti sminuzzati, e questa è un’altra cosa che richiede tempo per curarsi».