Terza lo scorso anno e prima italiana a vincere nel 2015, Elisa Longo Borghini si schiera al via del Giro delle Fiandre con cauto ottimismo.
«Indossare la maglia tricolore è un onore e una responsabilità, spero davvero di essere all’altezza di una corsa del genere».
È la tua classica.
«La sento molto, non lo nego. È sempre stato così. Non c’è un’altra gara in cui il tifo e la passione influiscono così tanto».
Tu, Balsamo, Brand, Deignan, Van Anrooij, Hanson: uno squadrone.
«Siamo competitive e affiatate, teniamo molto al concetto di squadra. Non siamo l’unico team forte al via, ma l’accordo che c’è tra di noi è unico. Correremo all’attacco e saremo aggressive, come sempre».
Cosa ricordi del 2015?
«Una giornata memorabile. Più di ogni altra cosa, ricordo la leggerezza e la grinta con cui attaccai senza curarmi di niente e di nessuno. Istinto puro».