Giro delle Fiandre, Ballan: «Non c’è corsa più bella. Il favorito? Se sta bene, Pedersen»

Ballan
Alessandro Ballan in una foto d'archivio al Giro d'Italia.

Era il 2007 e, come quest’anno, il Giro delle Fiandre si correva il giorno di Pasqua. A circa 15 chilometri dal traguardo, sul mitico Muro di Grammont, Alessandro Ballan sferrò un attacco deciso. Il vincitore delle ultime due edizioni, Tom Boonen, rimase piantato sulle dure pendenze del muro fiammingo, mentre l’unico corridore capace di seguire il veneto fu Leif Hoste, già secondo al Fiandre nel 2004 e nel 2006. I due riuscirono a guadagnare un buon vantaggio, consolidato dopo il Bosberg (ultimo muro), e conservarono fino al traguardo una manciata di secondi sugli inseguitori, andando così a giocarsi la corsa in volata: Hoste lanciò lo sprint da dietro e per qualche secondò sembrò avere in pugno la vittoria, ma Ballan riuscì a sopravanzarlo negli ultimi metri e conquistò la sua prima classica monumento. Sono passati quasi 17 anni da quella domenica di aprile, ma Alessandro ricorda ancora nitidamente ogni secondo di quella grande impresa ...

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