Brodie Chapman accusa il Binda: «Strade chiuse solo per le prime»

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Tra le atlete che erano al via del Trofeo Binda c’era anche Brodie Chapman, australiana della Lidl-Trek. Quella vinta da Elisa Balsamo è una delle corse più amate dal ciclismo femminile, ma ieri non è stato tutto rose e fiori. Il problema è nato dalla decisione da parte dell’organizzazione di bloccare il traffico solo per l’arrivo del gruppo di testa, cioè per quelle cicliste che andavano a giocarsi la vittoria della corsa, mentre tutte le altre sono rimaste in balia di auto in transito, semafori e rotonde trafficate.

«Siamo state costrette a tirare i freni, per poi essere “premiate” con un DNF (“did not finish”, ndr)» denuncia Chapman sui suoi profili social. «Strade chiuse solo per il gruppo di testa? Solo i primi classificati possono finire una gara? E i corridori che nei primi cento chilometri si sono fatti il fondo per contribuire al risultato della corsa? Tanto non si vedono in televisione, giusto?» commenta con amarezza la trentaduenne di Mont Glorious.

«Amiamo il Trofeo Binda, ma non vogliamo rischiare la vita per correrlo» conclude Chapman.