Bianchi: «Questa vittoria è il frutto del lavoro che stiamo facendo con Quaranta nella velocità»

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Matteo Bianchi nuovo campione europeo nel chilometro da fermo (credit: Sprint cycling Agency)
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Dopo una prova di qualificazione perfetta e chiusa in testa, in finale Matteo Bianchi si è anche preso il lusso di peggiorare il tempo, riuscendo comunque a conquistare il suo primo oro Europeo nel chilometro da fermo. «Arrivavo qui con un bella forma e sono contento di tornare a casa con questo grande risultato», ha detto il nativo di Bolzano.

Il classe 2001 è anche il primo italiano a conquistare la maglia di campione continentale nella disciplina, ma della possibilità di infrangere questo tabu in caso di successo nessuno lo aveva avvisato: «Scopro solo ora di essere il primo italiano. Nessuno me lo aveva detto. Questo rappresenta ancora meglio il frutto del lavoro che stiamo facendo con Ivan Quaranta (ct della velocità azzurra, ndr) e la Federazione. Però sono contento soprattutto per i progressi che stiamo facendo con tutto il gruppo, più che per la storicità del risultato».

Vittoria arricchita anche dallo scenario, ossia il Velodromo di Apeldoorn (Olanda), tempio della velocità: «Vincere qui è sicuramente un valore aggiunto. Anche perché Kool (secondo classificato, ndr) è un ragazzo di casa, con cui ci scontriamo da anni e ci rubiamo i titoli a vicenda».

Bianchi non nasconde neanche i piani per il prossimo futuro, dove la Team Sprint è la priorità: «Abbiamo tre appuntamenti di Coppa del Mondo, in cui punteremo soprattutto sul Team Sprint, che è la specialità su cui stiamo investendo di più. Ovviamente cercheremo la qualificazione a Parigi, anche se sappiamo che non sarà facile. Siamo un gruppo giovane, abbiamo iniziato a lavorarci solo dallo scorso anno e quindi c’è ancora molto da lavorare per riuscire a raggiungere le Olimpiadi».