Nel 2023 Matej Mohoric ha vinto tanto su strada, soprattutto nella seconda parte di stagione dove ha trionfato nella 19ª tappa del Tour de France e nella classifica generale del Giro di Polonia, ma è riuscito anche a imporsi nel gravel. Lo sloveno, infatti, si è laureato campione del mondo della disciplina nella prova di inizio ottobre, tenutasi in Italia.
Per il 2024 Mohoric ha grandi obiettivi su strada (vuole vincere una Monumento e una tappa al Tour), ma si ritaglierà del tempo anche per cimentarsi nel gravel: «Come squadra siamo ancora orientati principalmente sulle corse su strada, ma qualche gara di gravel la farò sicuramente. Non so ancora con precisione tutti gli appuntamenti ma saranno 3/5. Per ora sono sicuro solo della mia presenza alla Unbound Gravel 2024 (prova americana che si corre a giugno, ndr)”, ha detto il corridore della Bahrain-Victorious ai microfoni di GCN.
Il classe ’94 vuole onorare la maglia iridata fino in fondo: «Il gravel mi interessa e sono determinato nel voler percorrere questa nuova strada. La Unbound Gravel per me sarà un po’ un salto nel vuoto, ma sono felice di affrontare la sfida. Non ho grande fiducia che io possa andare molto bene, perché ho pochissima esperienza, ma non ero fiducioso neanche prima dei Mondiali… Ritengo importante, per un campione del mondo, essere alle gare principali del settore e, in questo senso, la Unbound è dove tutto è iniziato per il gravel”.
La stada, però, rimane la priorità per il 29enne sloveno, che è coscente dell’importanza di bilanciare bene il calendario delle due discipline: «Quelle di gravel sono corse in più e dovremo stare attenti a non aggiungerne troppe a quello che già facciamo. Dovremo scegliere con attenzione quali e quanti appuntamenti fare. La Unbound ha una collocazione ideale per i miei programmi, dato che in quel periodo starò completando la mia preparazione per il Tour de France”.
Il vincitore della Milano-Sanremo 2022 si è detto sorpreso del successo avuto grazie alla vittoria del mondiale di gravel: «Non mi aspettavo che la vittoria ai mondiali gravel potesse portare con sé così tanta popolarità. Ma tutto il settore è in una traiettoria ascendente. Penso che sia una buona cosa e che le varie aziende stiano spingendo parecchio perché in parte è un nuovo mercato. Per me, è qualcosa di diverso e mi ricorda anche la mia infanzia, quando pedalavo sempre fuori-strada”.
