A giocarsi la vittoria nella seconda edizione del mondiale gravel (169 chilometri e 2.000 metri di dislivello) erano rimasti in tre: Florian Vermeersch, Connor Swift e Matej Mohoric. Mai in gara Wout Van Aert, vittima di una caduta e di due forature che gli hanno impedito di entrare nella contesa. Sul Muro di San Vigilio, oltre 15 per cento la pendenza massima, a circa venti chilometri dalla fine, Swift si stacca e gli si spegne la luce. Qualche chilometro più avanti, Vermeersch prova ad attaccare, ma Mohoric risponde presente. Anzi, è lo sloveno a rilanciare sulla salita de Le Serre, andando via al belga. Che a circa quindici chilometri dalla fine deve anche incassare la caduta della catena, che gli costa ulteriori secondi di ritardo.
Gli ultimi dieci chilometri sono una marcia trionfale, nonostante una scivolata a circa tre dalla fine che non gli è costata quasi niente. Mohoric trionfa in solitaria a Pieve di Soligo con circa 45 secondi su Vermeersch. Lo sloveno chiude così una stagione infinita, che lo aveva già visto chiudere sesto alla Strade Bianche e ottavo alla Sanremo, senza dimenticare una vittoria di tappa al Tour e la classifica generale del Giro di Polonia. Completa il podio britannico Swift, a oltre tre minuti e mezzo. Quarto un inossidabile Valverde. Primo italiano Velasco, settimo. Van Aert comunque ottavo, De Marchi nono.
