Prima, da corridore, ha vinto due Liegi, due Lombardia, un Fiandre, un’Amstel e una Freccia. Poi, terminata la carriera, è diventato un preparatore particolarmente apprezzato (è lui che segue e allena Giulio Ciccone e Antonio Tiberi). Interpellato sulla prossima stagione, Michele Bartoli non si è tirato indietro e ha espresso dei pareri decisamente interessanti.
«Pogacar al Giro? Io ci spero e tutti pendono dalle sue labbra: in base a quello che deciderà lui, le altre squadre capiranno se puntare alla generale oppure alle vittorie di tappa. No, non credo che Van Aert possa competere per l’alta classifica della corsa rosa, anche se rimane il corridore che apprezzo di più. Chiappucci spinge Ciccone a partecipare al Giro per puntare al podio? Sono d’accordo, può tentare e riuscirci: Giulio è forte e non ha ancora fatto vedere di cos’è davvero capace. Così come deve puntare al podio del Tour il fortissimo Evenepoel, che forse in un paio di stagioni può anche pensare di vincere la maglia gialla. Van der Poel e le cinque monumento? Dura che vinca Liegi e Lombardia, ma questa effettivamente è l’unica sfida che gli è rimasta su strada. Tiberi? E’ un uomo da grandi corse a tappe e all’ultima Vuelta ha dato segnali incoraggianti: lasciamolo crescere con calma e potrà darci delle soddisfazioni».
Ma ora premi play e guarda l’intervista a Michele Bartoli raccolta dagli inviati di Bicisport!
