Negli ultimi anni si sono verificati pochi casi di doping sanguigno nel ciclismo professionistico, soprattutto grazie al Passaporto Biologico, che ha reso più difficile l’utilizzo di queste sostanze senza essere scoperti. Nelle ore scorse, però, è scoppiato l’allarme di un possibile ritorno, grazie all’utilizzo di una molecola capace di ossigenare il sangue umano 40 volte in più rispetto al normale e la cui rintracciabilità scomparirebbe dopo solo 8 ore. Si tratta del verme della Super Epo (anche definito “verme della sabbia”), che potrebbe diventare l’ultima tecnica di doping del sangue. A diffondere la notizia è stato il creatore della sostanza, il dottor Franck Zal, il quale ha rivelato all’Equipe che nel 2020, un «noto ciclista la cui squadra partecipa al Tour de France», lo avrebbe contattato perché voleva il prodotto.
Questi particolare vermi sono comunemente usati come esche da pesca, ma il dottor Zal ha usato questi animaletti per creare l’emoglobina extracellulare per uso medico, dopo aver scoperto le incredibili qualità di trasporto dell’ossigeno del verme. Gli esami del sangue antidoping, ovviamente, possono rilevare la “superemoglobina“. Però è già stato dimostrato come è facile da assumerla e far sì che dopo poche ore (all’incirca 8) sia più rilevabile dai test. Così facendo, diventa quasi improbabile che il suo utilizzo venga individuato nel passaporto biologico di un corridore.
La scoperta avvenne nel 2007, con il già citato dottor Zal che la brevettò e creò una società, Hemarina, che possiede il proprio allevamento di lombrichi sull’isola di Noirmoutier, nella regione francese della Vandea. Hemarina chiama l’emoglobina extracellulare del verme: “M101”. Sostenendo che tale soluzione è il risultato di un processo di evoluzione di 450 milioni di anni. Sempre la società produttrice di questa sostanza sostiene che l’emoglobina dei vermi è un sostituto universale del sangue in grado di trasportare 40 volte più ossigeno dell’emoglobina umana. È 250 volte più piccola degli altri globuli rossi, il che aiuta la circolazione. È compatibile con tutti i gruppi sanguigni, non aumenta l’ematocrito nel sangue né provoca ipertensione come l’emoglobina bovina o umana. Può essere conservata a temperatura ambiente e liofilizzata, facilitando il trasporto.
Hermarina ha creato una serie di prodotti specifici con emoglobina di verme, incluso il trasportatore universale di ossigeno HEMOXYCarrier, una soluzione per aiutare a preservare gli organi utilizzati per i trapianti, medicazioni ossigenate, attivazione della crescita cellulare e persino fermentazione per vino formaggio e lievito di pane. L’additivo HEMO2life per aiutare il trapianto di organi è stato recentemente approvato per uso medico in Europa, rendendolo facilmente disponibile.
Il dottor Zal, durante l’intervista all’Equipe, ha rivelato di aver capito subito che questa sua scoperta poteva essere bersaglio anche di persone che ne avrebbero potuto fare un uso distorto: «Ho capito molto presto che questa soluzione creata a scopo medico, poteva essere usata per scopi più deviati. Non è un caso che abbiamo ricevuto diverse richieste dirette da parte di atleti o squadre, che volevano sapere come ottenere la sostanza. Ho anche appreso della sua possibile somministrazione ai cavalli da corsa».
Il medico ha poi rivelato di aver detto subito alla polizia francese dell’OCLAESP (un organo dedicato alla protezione della la salute pubblica) del corridore che nel 2020 gli chiese questa “superemoglobina”: «Ho chiesto cosa fare, mi hanno risposto: “Lo faccia parlare, vogliamo vedere se c’è una rete dietro”. Abbiamo avuto una decina di scambi di e-mail, ma ad un certo punto mi sono detto che è il loro lavoro, non il mio». L’OCLAESP ha confermato tali discussioni all’Equipe, ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli.