
Nuno Ribeiro, ex professionista e direttore sportivo dell’ormai morto W52-FC Porto, è stato condannato dall’Autorità antidoping portoghese (ADoP) a 25 anni di sospensione per «traffico, somministrazione e possesso di sostanze e metodi proibiti».
Il portoghese, a causa dello smercio di ormoni, testosterone e betametasone, non potrà più esercitare le sue funzioni fino al 15 dicembre 2047 quando avrà 71 anni (ora ne ha 46). Tra le sostanze citate dall’ADoP a sostegno della condanna ci sono l’ormone della crescita, l’ormone luteinizzante, il betametasone o il testosterone, in un elenco che comprende anche TB-500, vilanterolo e gonadorelina.
Il giudice penale ha ritenuto che Nuno Ribeiro, «approfittando del suo status di direttore sportivo […] (cioè perché era lui a decidere chi convocare alle gare) […], ha incoraggiato l’uso da parte loro delle sostanze: betametasone, ormone della crescita (contenuto nei medicinali Somatropin, Genotroi e Saizen), ormone luteinizzante (contenuto in Menotropin e stimolato artificialmente dal medicinale Gonarodelin), TB-500, ormone IGF, testosterone e insulina, nonché l’estrazione e la reintroduzione del sangue».
Ribeiro avrebbe istruito i ciclisti su quando e come assumere le sostanze, acquistandole e poi regalandole agli stessi, conservandole in casa e negli alberghi in cui la squadra soggiornava. «Anche in gara preparava le sostanze e le lasciava nelle siringhe nelle stanze dei ciclisti oppure li chiamava nella sua stanza e glieli dava da consumare. Aveva sempre a disposizione betametasone e menotropina nella sua camera d’albergo» ha dichiarato il giudice.
L’ADoP ha assegnato la pena massima consentita dalla legge (25 anni di sospensione) a Ribeiro anche considerando che il portoghese non è nuovo nel mondo del doping. Nel 2005 era stata esclusa la sua partecipazione all’88ª edizione del Giro d’Italia in quanto aveva un livello di ematocrito (globuli rossi) superiore al limite consentito, per questo fu anche escluso dalla sua squadra, la Liberty-Seguros-Würth. In seguito fu anche squalificato per due anni perdendo la vittoria del Giro del Portogallo 2009 a causa della positività all’EPO-CERA (eritropoietina ad azione prolungata).