Uijtdebroeks contro la sua stessa squadra: «Datemi bici funzionanti»

Uijtdebroeks
Cian Uijtdebroeks della Bora-hansgrohe alla Volta Catalunya (foto: SprintCyclingAgency)
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Cian Uijtdebroeks, ventenne della Bora Hansgrohe, si conferma uno dei migliori giovani corridori del momento. Ha vinto il Tour de l’Avenir nel 2022, è stato sesto al Tour de Romandie, settimo al Tour de Suisse e ottavo alla Vuelta a España nel 2023 – tra l’altro alla sua prima partecipazione a un grande Giro.

Alla Crono delle Nazioni, però, è arrivato quattordicesimo a 4:07 dal vincitore Joshua Tarling e attribuisce la colpa alla sua squadra condannandola per non fornirgli bici adatte. «Dopo dieci chilometri mi si è staccata la leva del cambio e ho subito cambiato bici. Ma anche quella di scorta si è rivelata completamente fuori uso. Sono venuto qui per imparare: allora sarebbe bello se le mie bici fossero funzionanti. Sulle cronometro dobbiamo lavorarci. La forza ce l’ho: con i miei 65 chili produco in media quasi 400 watt in un’ora. Tuttavia, l’intero set-up deve essere messo a punto, perché in questo modo perdiamo molto» ha raccontato a Het Nieuwsblad.

L’obiettivo pare essere quello di prendere il via del Giro d’Italia 2024 in sostegno a Primoz Roglic. «Al Giro ci saranno diverse crono, non c’è tempo da perdere. Quest’inverno dovremo passare molto tempo nella galleria del vento per migliorare finalmente la mia posizione: vorrei essere più aerodinamico».