Fu nel 1909, all’inizio di ottobre, che vide la luce il Giro del Veneto, una delle più storiche classiche italiane, di cui si disputa oggi la 86ª edizione. Si corse in due tappe, sul percorso Vicenza-Udine-Vicenza, perché a quell’epoca Udine faceva parte del Veneto.
La prima frazione (290 chilometri) ebbe luogo venerdì 1° ottobre, la seconda (302 chilometri) domenica 3 ottobre. In mezzo, il giorno di riposo. S’impose a sorpresa il milanese Luigi Pogliani. Non vinse nessuna delle due tappe, ma in virtù dei due secondi posti conquistati ebbe la meglio sul friulano Giovanni Micheletto, che s’aggiudicò per distacco la frazione conclusiva (arrivo al Parco di Campo Marzo di Vicenza), e sul veneto Lauro Bordin. Dopo il successo al Giro del Veneto, Pogliani non ottenne altri risultati di rilievo.
Micheletto, invece, trionfò nell’edizione 1912 del Giro d’Italia (formula a squadre, vinse l’Atala-Dunlop che comprendeva anche Galetti, Pavesi e Ganna) e Bordin fece suo il Giro di Lombardia del 1914 lasciando alle proprie spalle assi come Pavesi, Girardengo e Gremo.
La prima edizione del Giro del Veneto, disputata in due tipiche giornate autunnali (la frazione iniziale venne vinta allo sprint dal piemontese Pierino Necchi), registrò la partecipazione di 45 corridori, ma venne portato a termine da soli 15 concorrenti. Tra i ritirati, nomi illustri come Carlo Galetti, Giovanni Rossignoli ed Ernesto Azzini.
Tappe e classifiche
Vicenza – Udine (290 km): 1. Pierino Necchi in 10h03’00”; 2. Luigi Pogliani; 3. Luigi Azzini; 4. Giovanni Micheletto; 5. Lauro Bordin; 6. Enrico Verde; 7. Giovanni Marchese; 8. Canzio Brasey.
Udine – Vicenza (302 km): 1. Giovanni Micheletto in 11h24’25”; 2. Luigi Pogliani a 11’00”; 3. Lauro Bordin à 19’00”; 4. Romeo Zuliani; 5. Ferruccio Mirancelli a 33’00”; 6. Andrea Massironi a 37’00”; 7. Enrico Sala; 8. Enrico Verde a 42’00”; 9. Canzio Brasey; 10. Pierino Necchi a 1h01’00”.
Classifica finale: 1. Luigi POGLIANI (21h38’25”, media 27,590 kmh) punti 4; 2. Giovanni Micheletto p. 5; 3. Lauro Bordin p. 8; 4. Pierino Necchi p. 11; 5. Enrico Verde p. 14; 6. Andrea Massironi, Enrico Sala e Romeo Zuliani p. 15; 9. Luigi Azzini, Canzio Brasey e Ferruccio Mirancelli p. 17.
