Da Sagan a Pinot, passando per van Avermaet e Dennis. Tanti i ritiri arrivati in questo 2023

Domani, sulle strade dell'amato Lombardia, Thibaut Pinot darĂ  l'addio al ciclismo professionistico. (Foto: Aso/Ballet)
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La stagione 2023 sta volgendo al termine, poche le gare ancora rimaste da affrontare e tanti i corridori hanno giĂ  la testa orientata verso il prossimo anno. Qualcuno, perĂ², ha giĂ  comunicato che nel 2024 non ci sarĂ  e quindi in queste ultime corse si gode le ultime pedalate della sua carriera da professionista. Tra i nomi principali del WorldTour che fino ad ora hanno comunicato ufficialmente il proprio ritiro spiccano: Peter Sagan, Greg van Avermaet, Thibaut Pinot, Tony Gallopin, Nacer Bouhanni, Rohan Dennis, Luis LeĂ³n SĂ¡nchez, Daryl Impey, Nathan Van Hooydonck, Jos van Emden e Dries Devenyns.

Sagan ha giĂ  salutato la compagnia il 1° ottobre al Tour de VendĂ©e (chiuso in 9ª posizione), dichiarando che il suo ritiro è perĂ² solo riguardante la strada. Lo slovacco, infatti, tornerĂ  a correre in mountain bike, suo primo amore, con l’obiettivo di qualificarsi all’Olimpiadi di Parigi 2024. Per quanto riguarda gli altri nove l’addio al ciclismo a livello agonistico è definitivo.

La 118esima edizione del Il Lombardia di domani sarĂ  lo scenario dell’ultima corsa di Pinot. Il francese classe ’90 vinse la Monumento lombarda nel 2018 (probabilmente la sua piĂ¹ bella vittoria in carriera) davanti a corridori come Vincenzo Nibali, Alejandro Valverde e Rigoberto Uran. Il transalpino è da sempre molto legato all’Italia e stamattina ha dichiarato: «Il Lombardia è la corsa piĂ¹ bella del mondo, anche se preferisco la versione Bergamo-Como, ossia lo stesso tracciato di quando vinsi io. Il suo obiettivo per domani? Finire la mia ultima corsa».

Domenica, alla Parigi-Tour, invece la passerella d’onore spetterĂ  a van Avermaet, Gallopin e van Emden (anche se l’olandese potrebbe essere presente anche qualche giorno dopo al Gree-Tour of Guangxi). Il belga ha vissuto un’ultima stagione molto complessa, ma nella sua bacheca puĂ² vantare addirittura l’oro olimpico su strada del 2016. L’anno magico di Greg, perĂ², è stato quello successivo in cui vinse in rapida successione Omloop, Gent-Wevelgem, E3 Saxo e Parigi-Roubaix. Il francese, invece, è stato un ottimo cacciatore di tappa, anche se ha il grosso rimpianto di non aver mai trovato un successo alla corsa rosa per completare la tripletta nei grandi Giri. L’olandese, infine, conclude una carriera lunga 15 stagioni di ottimo gregariato, condita con qualche soddisfazione come una frazione al Giro d’Italia del 2017.

L’addio perfetto è arrivato alla Vuelta di Spagna per Sanchez, il quale non si è fatto fermare neanche da una brutta caduta, arrivando a Madrid e la salutando lì i suoi tifosi. Meno trionfante, invece, il modo in cui ha lasciato il ciclismo Bouhanni. Il velocista francese, infatti, dopo non aver portato a termine il Circuit Franco-Belge, ha comunicato sui propri canali social che quella sarebbe stata la sua ultima corsa.

In Canada sono invece arrivate le ultime gare di Dennis, al GP del Quebec, e Impey, al GP di Montreal. L’australiano è stato uno dei corridori di spicco delle prove contro il tempo nel nuovo millennio, vincendo una tappa al Tour e ben due Mondiali nel 2018 e 2019 a cronometro. PerĂ² negli ultimi quattro anni si è trasformato in uomo squadra, aiutando i suoi capitani (prima in Ineos e poi in Jumbo) a vincere i grandi Giri. Il sudafricano, invece, sarĂ  ricordato per esser stato il primo africano a indossare la maglia gialla, nel Tour del 2013, vince poi anche una tappa alla corsa francese nel 2019.

A proposito di gregari, al Gran Piemonte, si è conclusa anche la carriera di un uomo squadra Devenyns. Mentre si è interrotta in maniera prematura a metĂ  settembre la carriera di Van Hooydonck. Fatele per il belga l’infarto accusate mentre era alla guida della sua macchina, il quale gli è costato un bruttissimo incidente stradale e l’inserimento di un defibrillatore nel cuore.