«La gara perfetta è quella in cui non si incappa in incidenti e cadute: non il nostro caso» dice il cittì della nazionale azzurra Daniele Bennati dopo la prova degli Uomini Elite agli Europei. La sua squadra non solo ha perso l’occasione di vincere il titolo, ma non è nemmeno riuscita a salire sul podio e tanto meno ad essere in prima linea nella parte decisiva della corsa.
«Rispetto a quanto i ragazzi hanno dato, questa volta non abbiamo raccolto proprio niente. Siamo stati subito destabilizzati dalla caduta di Pasqualon e Ganna che non sembrava aver subito grossi danni, poi è arrivata la seconda caduta».
Con ancora fresco il ricordo di quei quattro titoli europei vinti e con l’orgoglio di essere la Nazione che più volte ha vinto la maglia, dispiace non vedere nessun azzurro nei primi dieci al traguardo. «Quando sono rimasti circa venticinque corridori ed è capitata la caduta il gruppo si è spezzato tenendo nel secondo e più arretrato sia Ganna che Trentin. Abbiamo provato a inseguire ma si è complicato il tutto con l’assenza delle radioline».
