«Solo la vittoria è bella», ha inciso sul braccio e sulla pelle Thibaut Pinot. Lo ha scritto in italiano, perché l’Italia è il posto che ama di più. Ma la grandeur che si è vista sulla Petit Ballon, l’ultima salita del Tour di Pinot, dice molto sull’affetto che i francesi e tutti gli appassionati di ciclismo hanno nei confronti di questo corridore. «Sentivo di avere le gambe per fare qualcosa di grande. Peccato. E’ stata però una giornata incredibile. E’ stata la più bella giornata della mia carriera, la più bella tappa della mia carriera».
La gente era tutta per lui. E per poco Pinot non riesce nell’impresa di andare a prendersi una tappa che sarebbe stata un sogno. «Questo è il ciclismo che mi piace, è il ciclismo alla Pinot. Quando c’è questo ambiente, questa atmosfera». Il corridore francese della Groupama, 33 anni, lascerà a fine stagione. Questo è stato il suo ultimo Tour. Poi si ritirerà nel suo piccolo paradiso in Francia, con le api, gli animali, il miele da fare.
