Omicidio Rebellin: Rieke sarà estradato in Italia

La bici di Rebellin accartocciata dopo l'incidente
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Wolfgang Rieke, il camionista tedesco accusato di avere ucciso Davide Rebellin, sarà estradato in Italia: il tribunale di Hamm ha accolto la richiesta della Procura di Vicenza. I fatti, lo ricorderete, risalgono allo scorso 30 novembre: il campione veneto era uscito in bici a Montebello Vicentino, dove era andato a trovare la famiglia – lui risiedeva a Montecarlo con la moglie Fanfan – ed era stato travolto da un tir. Era morto sul colpo. Le indagini, con l’aiuto delle telecamere di sicurezza, avevano permesso di risalire a Rieke, 62 anni, che non aveva prestato soccorso e anzi era fuggito, tornandosene poi in Germania. Il mese scorso Rieke è stato arrestato in Germania, in esecuzione del Mandato di arresto europeo emesso dal Gip, su richiesta del pubblico ministero titolare del fasciolo, con le pesanti accuse di omicidio stradale (reato che non esiste nel codice tedesco) e omissione di soccorso. Qualche giorno dopo però l’autotrasportatore – che in Italia ha due precedenti – è stato scarcerato, con l’obbligo di presentarsi settimanalmente all’autorità giudiziaria. L’estradizione è un passo avanti sulla strada della giustizia per Rebellin ma non si tratta di un processo automatico. Adesso spetta ai ministeri italiano e tedesco occuparsi del trasferimento di Rieke dalla Germania a Vicenza: in Italia per lui era stata chiesta la custodia cautelare in carcere.