Magrini intervista Sarri: «Moser il mio idolo. Quando giocavo a calcio mi facevo squalificare per guardare la Roubaix»

Sarri
Riccardo Magrini e Maurizio Sarri per l'intervista "A ruota libera"
Tempo di lettura: < 1 minuto

Era da tempo che Riccardo Magrini voleva intervistare Maurizio Sarri, uno tra gli allenatori più influenti del calcio italiano nonché grandissimo appassionato di ciclismo. Finalmente il desiderio del “Magro” è stato esaudito: i due infatti si sono incontrati in Toscana e hanno chiacchierato per Eurosport di due ruote e di vita.

«Se ho passione per il ciclismo, questo lo devo a mio padre Amerigo – spiega Sarri – In casa mia era pane e ciclismo, era normale andare in bicicletta e appassionarsi a questo bellissimo sport, anzi l’anomalia era il calcio. Ma la fulminata vera me l’ha data Francesco Moser: pensate che quando giocavo a calcio, facevo il calcolo delle ammonizioni per essere squalificato il giorno della Parigi-Roubaix, la mia corsa preferita».

Un momento emozionante dell’intervista proprio il videomessaggio con cui lo “Sceriffo” Moser ha salutato mister Sarri, regalandogli anche una delle sue magliette storiche.

Attuale allenatore della Lazio, ex Napoli, squadra con cui è nato il termine “Sarrismo” per indicare il bel gioco del calcio, vincitore dello Scudetto con la Juventus e dell’Europa League con il Chelsea. «Il Sarrismo è un po’ come il Landismo – continua Sarri – lo stile purissimo da grande scalatore di Mikel Landa, ma che ha portato a pochi risultati. La mia filosofia è così, anche se quasi sempre perdente. Il bello è il viaggio, non la meta».

Il video completo dell’intervista, cliccando QUI.