La notizia della sua positività al covid ha colpito tutti, e in particolare i belgi e gli appassionati ciclismo. Per lo stesso Remco Evenepoel, sapere di dover lasciare il Giro è stato ovviamente durissimo. Ma Evenepoel qualcosa aveva capito: in conferenza stampa aveva parlato del suo raffreddore e subito prima, quando aveva incontrato sua moglie Oumaima, tornata in Italia proprio ieri, lei gli aveva messo una mano sulla fronte. In un video di un canale televisivo fiammingo si sente Remco che le dice avvilito: «Sì, mi sa che mi sono preso un’influenza». Suo padre Patrick ne ha parlato al quotidiano fiammingo Het Nieuwsblad. Evenepoel senior ha avuto la notizia dal confidente della famiglia David Geeroms.
«Ci ha chiamato lui. Remco gli aveva chiesto: chiameresti mio padre, perché non ci riesco. Remco era in camera con David e il meccanico Nicolas (Coosemans, ndr) per elaborare il tutto. Il nostro amico ci ha informato che Remco ha avuto un momento molto difficile nella stanza. Ha mandato alcuni messaggi a sua madre».
Tuttavia, la famiglia Evenepoel è al cento per cento convinta di questa decisione presa dal team. «Supponiamo che non l’avrebbero fatto e che se Remco avesse corso ancora per qualche giorno, avremmo potuto avere un ‘caso Colbrelli’. Non vale assolutamente la pena rischiare. Il covid è molto pericoloso per un atleta di alto livello. Supponiamo che colpisca il suo muscolo cardiaco».
In realtà, il padre di Evenepoel si era già accorto che qualcosa non andava subito dopo la cronometro. Poi ha parlato con suo figlio.
«È stato chiaro nella cronometro. Se non avesse avuto il covid, il vantaggio sarebbe stato maggiore. Non era normale. Subito dopo l’arrivo sono andato da lui. Mi ha subito detto: Papà, non sto bene. Siamo lieti che il team abbia effettuato il test un giorno prima del giorno di riposo».
