GIRO D’ITALIA 2023 / Almeida: «Nella terza settimana posso fare la differenza e con Vine proveremo subito a impensierire gli avversari»

Almeida
Joao Almeida sui rulli al Giro d'Italia 2022
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«Non sapevo nemmeno da dove cominciare. La tristezza aveva riempito il mio cuore». Era finito così parole lo scorso Giro d’Italia per Joao Almeida, costretto a ritirarsi a quattro tappe dalla fine a causa della positività al Covid. Tanta sfortuna che gli impedito di lottare per il podio, quello che è mancato l’anno prima dopo un inizio da dimenticare e un sesto posto finale, e soprattutto nel 2020, quando vestì la maglia rosa per quindici giorni (record per un corridore straniero) e terminò quarto a Milano.

Ma Almeida approccia a quest’edizione 106 del Giro d’Italia con il sorriso, cercando «di fare tesoro delle esperienze passate, le quali mi hanno insegnato molto». L’avvicinamento è stato positivo e nonostante sia mancato l’acuto, il portoghese della UAE Team Emirates ha collezionato un sesto posto nella generale della Volta ao Algarve, la corsa di casa, il secondo posto finale alla Tirreno-Adriatico (dietro solo a Primoz Roglic) e il terzo al Giro di Catalogna. «Sono soddisfatto del mio inizio di stagione, ho trovato le buone sensazioni che cercavo per arrivare al Giro. Sono più che pronto per iniziare questa grande corsa».

Almeida non si sbilancia, parla di rivali più forti di lui ma l’obiettivo del podio è fattibile e concreto. «Cercherò di dare il meglio fin dall’inizio e la terza settimana sarà sicuramente decisiva, può succedere di tutto. Ma non sarà semplice competere con corridori che hanno dimostrato di volare su ogni terreno». Il riferimento a Primoz Roglic e Remco Evenepoel è d’obbligo e Almeida si sofferma sul campione del mondo, dato che hanno vestito la stessa maglia per due stagioni. «Con Remco ci conosciamo bene ed è bello ora ritrovarlo sulle strade del Giro per sfidarci».

E se il belga della Soudal Quick-Step potrebbe soffrire proprio la terza settimana, Almeida pensa di arrivare al picco della forma proprio negli ultimi giorni. Così, col passare dei minuti e le parole che scorrono, in conferenza stampa, Almeida fa un passo in avanti nelle proprie ambizioni e possibilità. «In passato, a differenza degli altri corridori, sono cresciuto negli ultimi sette giorni di gara e questo è un vantaggio. Sono un corridore regolare e se magari non ho le enormi qualità di Remco e Primoz a cronometro, sono comunque sicuro di poterli insidiare».

Infine il portoghese rivela che in casa UAE Jay Vine non sarà un gregario di lusso ma un vero e proprio co-capitano. «Avere due opzioni è un bene per tutti. Mi dà più tranquillità e la consapevolezza di poter impensierire maggiormente gli avversari. Con Jay ci aiuteremo a vicenda». La strada certamente decreterà nel corso dei chilometri il leader unico, con Vine in lotta per la generale per la prima volta in carriera. «Fare un buon risultato al Giro può cambiare la mia carriera», ha sentenziato l’australiano. I due condottieri della formazione emiratina promettono battaglia. Gli avversari sono avvisati.