In dubbio il regolare svolgimento della cronoscalata del Monte Lussari, prevista per la ventesima tappa del Giro d’Italia 2023. Il motivo è che in cima alla salita non possono arrivare le ammiraglie delle singole squadre, quindi i corridori dovrebbero essere seguiti nell’ultimo tratto solo da una moto dell’organizzazione, disposta ad intervenire in caso di problemi meccanici.
Il finale molto stretto, e che ad oggi presenta ancora tanta neve, ha però fatto riemergere nei team partecipanti alla corsa rosa grossi dubbi. Tanto che negli scorsi giorni è stata inviata all’UCI, tramite l’associazione AIGCP, una lettera contenente le preoccupazioni delle squadre sulle condizioni di svolgimento della cronoscalata. L’UCI, dopo aver ricevuto tale segnalazione, sembra aver chiesto agli organizzatori di apportare delle modifiche al finale della ventesima frazione, non escludendo la possibilità di cancellare l’intera tappa se non si trovassero altre soluzioni.
Nelle ultime ore si è quindi accesa una discussione per trovare una soluzione che possa far svolgere regolarmente la corsa, senza che qualche foratura o guaio meccanico rischi di rovinare la classifica generale dei corridori. Anche perché, vista la conformazione della frazione romana, quella della salita sul Monte Lussari dovrebbe essere l’ultima asperità del Giro e quindi l’ultimo scontro tra i big della manifestazione.
Proprio per far si che tutto si svolga senza intoppi, RCS ha previsto una zona per il cambio bici ai 7.5 dall’arrivo, dove le auto si dovrebbero fermare. Da lì in poi i ciclisti saranno seguiti dalle moto dell’organizzazione, che per l’occasione ha già previsto oltre 50 veicoli a due ruote a seguito della corsa. In un primo momento questa soluzione sembrava aver messo tutti d’accordo, ma a poche ore dalla partenza del Giro gli animi si sono riaccesi.
Sul tema si è espresso recentemente anche uno dei favoriti alla vittoria finale del Giro d’Italia come Remco Evenepoel, il quale si è però mostrato fiducioso sulla realizzazione, almeno parziale, della tappa. Il belga, infatti, ha parlato ai microfoni di Sporza dicendo: «È un peccato che si rendano conto solo ora dei problemi. Però penso che potremmo ancora correre fino ai piedi della salita finale e finire lì la tappa. Anche se così sarebbe una cronometro di appena undici chilometri. Comunque non credo che verrà cancellata completamente la frazione, ma ritengo piuttosto che si possa trovare qualche altra soluzione. Ci sono molte salite nelle vicinanze che possiamo raggiungere. Troveranno sicuramente qualcosa, non credo che non ci sarà la ventesima tappa».
Tante le voci e le ipotesi sulle possibili modifiche del percorso, la più quotata sembra essere quella di un arrivo sullo Zoncolan. La storica salita, più volte affrontata in passato al Giro, darebbe alla corsa un finale simile a quello disegnato in origine.