La Vuelta Femenina: un percorso scoppiettante per una corsa molto aperta. L’Italia punta su Realini

Uno scatto dalla Ceratizit Challenge by La Vuelta 2021 (foto: Luis Angel Gomez ©PHOTOGOMEZSPORT2021)
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Le classiche di primavera si sono concluse ed è tempo di grandi corse a tappe per il gruppo femminile. Inizia oggi La Vuelta Feminina, in scena sulle strade spagnole fino al 7 maggio. La prima edizione di un nuovo format, dopo la Ceratizit Challenge by La Vuelta, che si è corsa per l’ultima volta per cinque tappe a settembre dell’anno scorso, contemporaneamente alla Vuelta di Spagna maschile. Oltre 700 chilometri da affrontare, per un totale di 8.500 metri di dislivello dispiegati in sette tappe.

La corsa prende il via a Torrevieja e proseguirà con giornate dedicate alle ruote veloci e alle atlete più esplosive, prima delle tre dure frazioni finali. Atto conclusivo sul Lagos de Covadonga, una salita molto impegnativa, per via dei suoi 16 chilometri al 7,4% di pendenza media. In vetta è posto il traguardo della settima e ultima tappa che incoronerà la vincitrice della generale.

LA VUELTA FEMENINA MAPA RECORRIDO PRESENTACION DE RECORRIDO 28/02/2023

Le favorite de La Vuelta Feminina

L’edizione 2022 della Ceratizit Challenge by La Vuelta è stata conquistata per il secondo anno consecutivo dalla vincitrice del Giro Donne e del Tour de France Femmes Annemiek van Vleuten (Movistar) davanti a Elisa Longo Borghini (Trek-Segafredo) e Demi Vollering (SD Worx). Le due olandesi saranno di nuovo al via della corsa spagnola, a differenza dell’azzurra che è stata vittima di problemi intestinali negli ultimi giorni. Van Vleuten, però, non ha iniziato la stagione al meglio e, per la prima volta dal 2015, la 40enne della formazione di casa non ha vinto una gara UCI entro la fine di aprile. L’anno scorso aveva già fatto sua la classifica generale alla Setmana Ciclista Valenciana e vinto sia la Omloop Het Niewsblad che la Liegi-Bastogne-Liegi. Ma naturalmente ciò non significa che van Vleuten vada esclusa dal borsino delle favorite.

Chi ha, invece, tutti gli occhi puntati addosso è Demi Vollering, che arriva a La Vuelta Feminina dopo la fantastica tripletta delle Ardenne. L’olandese può definitivamente consacrarsi se dovesse brillare anche sulle tappe di salita e vincere poi la corsa. Un bel test, ma decisamente meno ambizioso, sarà anche per Marta Cavalli (FDJ-SUEZ), al via della seconda corsa a tappe della propria stagione dopo l’UAE Tour. A differenza di un’altra azzurra, Gaia Realini (Trek-Segafredo), che può ha la possibilità di lanciare la propria carriera sulle salite spagnole. La mancanza di esperienza potrà pesare, ma finora non l’ha data a vedere e ci sono grandi aspettative su di lei. Molta attenzione è riposta anche su Kasia Niewiadoma (Canyon SRAM), Juliette Labous (Team DSM) e Mavi Garcia. Per le vittorie di tappa, quelle della prima metà di gara, vanno segnalati due nomi tra tutti: Marianne Vos (Jumbo-Visma) e Silvia Persico (UAE Team ADQ).